L’apprezzabile presa di posizione del GAS (Gruppo Agenti Sara).
E’ di qualche settimana fa la notizia per cui il GAS (Gruppo Agenti Sara) avrebbe interrotto le relazioni industriali con la mandante. Da parte del GAS non v’è alcuna conferma né ufficiale né tantomeno ufficiosa, ma è pur vero che non esiste alcuna smentita a questa notizia che, tra l’altro, è stata riportata da alcuni organi di informazione on line compreso quello ufficiale dello SNA.
La notizia è quindi attendibile anche perché a, quanto pare, riviene da una nota ufficiale che il presidente del GAS, Gaetano Vicinanza, ha inviato agli iscritti per informarli che questa scelta è “un atto estremo e necessario, in attesa che ritornino ad essere riconosciuti agli agenti le autonomie e gli strumenti (tariffe competitive e plafond adeguati) che consentano loro, da un lato, di riprendersi il mercato e dall’altro di valorizzare la loro figura di imprenditori e professionisti del settore”.
“Tra gli eventi scatenanti – è dato leggersi su snachannel – dello scontro tra compagnia e rete agenziale, pare abbia giocato un ruolo decisivo la notizia della decisione di Sara Assicurazioni di mettere in atto un nuovo ulteriore aumento delle tariffe Rcauto dal mese di settembre. Aumenti tariffari che, a detta del Gruppo aziendale agenti Sara (GAS), nell’ultimo anno sarebbero stati diversi e “non più tollerabili”. Questi, insieme alla limitazione delle autonomie agenziali ed all’opera di riforma del portafoglio casa (polizze abitazioni) che la Compagnia intenderebbe portare avanti senza concreti supporti economici agli agenti, graverebbero sulla competitività degli Intermediari mandatari Sara, in larga parte monomandatari e dunque pressoché sprovvisti di vere alternative sul campo”.
E’ una notizia che onestamente ci piace moltissimo.
Vogliamo fare pertanto i complimenti al Presidente Vicinanza ed al suo Esecutivo, perché è la dimostrazione di come un Gruppo Aziendale possa esprimere un suo dissenso alle politiche aziendali dei manager della Compagnia, puntando decisamente i piedi.
I Gruppi aziendali sono una risorsa importante e rappresentano il primo baluardo a tutela degli interessi della rete agenziale e perché no, anche di quelli dell’intera categoria. Questa nostra visione va in conflitto invece con quella dell’attuale Presidente dello SNA, che non perde occasione per attaccare e denigrare i Gruppi aziendali, ma sull’argomento ci torneremo a brevissimo.
I Gruppi Agenti potrebbero bloccare sul nascere qualsiasi iniziativa deleteria delle Imprese giocando un ruolo ben determinante nelle stesse politiche aziendali.
Fino ad una quindicina di anni fa, le rappresentanze aziendali avevano un ruolo molto più incisivo ed autonomo e talvolta non avevano remore nell’andare allo scontro frontale con il management della preponente. Oggi accade molto più raramente ed ecco perché questa presa di posizione del GAS potrebbe essere il primo passo verso una ritrovata consapevolezza.
Rinnoviamo quindi i nostri complimenti al GAS ed al Presidente Vicinanza la cui inziativa potrebbe fare da “apripista” a molte altre.
Nella notizia diffusa dallo SNA se ben comprensibile può considerarsi la manifestata disponibilità a supportare il GAS, non possiamo non evidenziare una sottigliezza che certamente sarà sfuggita ai più. Nulla di rilevante, per carità, ma per chi si sofferma solo per un attimo a “leggere tra righe”, non può non evidenziarsi l’ennesima conferma dell’immancabile propensione alla propaganda che oramai caratterizza questo Sindacato. Nel dare la notizia infatti fa sorridere l’enfasi di Snachannel che sottolinea come il Presidente Vicinanza sia stato un ex membro dell’Esecutivo Nazionale SNA (!?). Ci chiediamo quale connessione ci possa mai essere tra questa circostanza e l’odierna presa di posizione del GAS.
Sembra quasi che l’apprezzabile moto di orgoglio del GAS sia la diretta conseguenza di un incipit e/o di una sorta di “mentalità” inculcata dallo SNA allo stesso Presidente Vicinanza nel breve periodo in cui egli è stato membro dell’Esecutivo Nazionale SNA (!?).
Un fastidioso modo di portare acqua al proprio mulino, anche quando l’acqua non appartiene affatto. Magari le dimissioni da quell’incarico del Presidente GAS, potrebbero significare esattamente il contrario.