Il discorso del Vicepresidente vicario SNA -2^ parte.
In questa seconda parte concludiamo l’analisi del discorso del Vicepresidente vicario SNA tenuto presso il Congresso elettivo degli Agenti Zurich, che potremmo ribattezzare come “operazione simpatia”.
A Roberto Salvi Presidente di Uniagenti, la Dragoni contesta la coerenza per aver realizzato un suo Sindacato, nonostante avesse dichiarato nel 2021 di non volerlo fare. Premesso che lo SNA farebbe bene a non tirare mai in ballo il principio della “coerenza” perché è per loro un campo minato, andrebbe rammentato alla sig.ra Dragoni che nel 2021 il Salvi non era stato ancora espulso dal Sindacato.
All’epoca di quella dichiarazione egli si proponeva di realizzare una sana opposizione interna in quello che considerava il suo storico Sindacato di appartenenza. Una volta preclusagli anche questa democratica possibilità per effetto della strumentale espulsione ad opera del Collegio dei Probiviri (il cui Presidente in quel ruolo viola spudoratamente lo Statuto SNA), non si capisce perché avrebbe dovuto tener fede ad una dichiarazione d’intenti che aveva un senso solo in qualità di iscritto al Sindacato (!?). Andiamo evidentemente per semplici deduzioni, se stiamo errando il diretto interessato potrà correggerci.
D’altronde è significativo il fatto che il Salvi abbia costituito una nuova realtà Sindacale insieme ad un buon numero di colleghi dissenzienti dallo SNA, il cui destino all’interno di quell’Associazione sembrava evidentemente segnato. Non essere allineati con il pensiero unico è da tempo piuttosto penalizzante in SNA.
In riferimento a ciò, la Dragoni suggerisce ironicamente di candidarsi per la presidenza SNA e fornisce anche delle preziose istruzioni per farlo.
Pensate un po’, il Vicepresidente SNA illumina la platea sul fatto che per candidarsi è sufficiente approntare una squadra di 12 persone appoggiata da 30 firme. Per differenza, secondo i suoi calcoli, basterebbero ulteriori 18 firme per presentare una lista. La sottrazione sembra esserle riuscita con successo.
La Dragoni prosegue: “Il presidente Demozzi è stato eletto per il quinto mandato consecutivo con il 98% delle preferenze, questa è democrazia!”. Questa volta l’analoga operazione di sottrazione, non le riesce altrettanto bene.
Se infatti all’ultimo Congresso elettivo il candidato concorrente al Demozzi (presentatosi all’ultimo istante senza alcuna pubblicità e limitandosi ad approntare un suo programma!) ha preso il 15% delle preferenze, per differenza, non possono che essere l’85% quelle riservate al Presidente in carica. Non si capisce il perché, ma quando si parla di iscritti e percentuali di gradimento, i rappresentanti di questa Associazione finiscono quasi sempre per dare i “numeri”.
Nel mezzo del discorso, il vicepresidente SNA si sofferma sul mandato ex novo, collegato al portafoglio diretto della Zurich: “Non è una questione di disamina tecnica di un mandato agenziale come spesso ci capita, ma qui c’è un pò da guardare avanti perché quando qualcuno ci regala qualcosa gratis comincio a pensare dove sta la fregatura…quindi antenne dritte!”
Questo il prezioso consiglio ai colleghi della Zurich in sala.
Stiamo commentando un discorso che celebra l’apoteosi del “nulla”, come peraltro voi stessi potete ascoltare. Non a caso la Dragoni è stata criticata da buona parte dei presenti a partire dallo stesso presidente dell’Assemblea GAZ.
Mentre il Vicepresidente si rendeva protagonista di un discorso dai contenuti vacui, contestualmente il Presidente SNA, con le credenziali di accesso al canale ufficiale Snachannel, si rendeva a sua volta protagonista di un articolo provocatorio nei confronti del Sindacato deriso in presenza dalla Dragoni (!?).
Questi i discorsi ed i comportamenti tenuti nell’occasione dai rappresentanti pro tempore dell’associazione che si autocelebra come la più rappresentativa.
A proposito, un sentito ringraziamento a Snachannel per il prezioso contributo video che conforta questi due nostri articoli. Un Canale ufficiale d’informazione tanto accondiscendente, quanto poco scaltro evidentemente.