Un anno impegnativo e la “stagione critica”. Auguri di buon anno.
Si è concluso un anno piuttosto impegnativo per la categoria degli Agenti di assicurazione che oramai assistiamo da quasi ventotto anni. Una categoria che abbiamo imparato a conoscere ed apprezzare perché tanto importante, quanto debole ed esposta.
Non abbiamo certamente bisogno di nasconderlo, ma in quest’ultimo anno abbiamo alternato le nostre tradizionali news tecnico/professionali ad una sorta di “stagione critica” sulla vita e sulle opere dello SNA. Parliamo di un Sindacato storico ed importante, oramai presieduto ininterrottamente da dodici anni (e saranno oltre quattordici alla fine di questo mandato) dal dr. Claudio Demozzi.
Il cospicuo lasso di tempo che vede il Demozzi alla guida dello SNA è necessariamente oggetto di bilancio per i risultati conseguiti che a nostro giudizio sono pressoché nulli, salvo che non si voglia definire come tali un vortice di eventi, tour, iniziative sterili ed interviste autoreferenziali.
Se qualcuno crede che ci sia una sorta di rivalsa, di antipatia o di chissà quale finalità occulta in questa sorta di “stagione critica” è completamente fuori strada. Ma è pur vero che ognuno è libero di pensarla come vuole o addirittura credere ciecamente a quello che il destinatario delle critiche ha interesse a fargli credere.
Se proprio dobbiamo dirla tutta, il Presidente SNA ci sta pure simpatico perché comunque molto preparato ed ha delle abilità indiscusse nel convincere tutti su di una qualunque cosa, lo fa con mirabolanti piroette ed arrangiamenti linguistici di ogni tipo. Riesce sempre a monopolizzare l’attenzione con un vortice di parole e discorsi, ma riesce addirittura a monopolizzare pure luoghi e cose.
Tutto questo spesso ci fa sorridere per le contraddizioni che ne scaturiscono, la frenesia di apparire e di far vedere all’esterno che il “Sindacato fa cose” porta spesso a dei paradossi. Vi riportiamo qualche esempio, così giusto per sdrammatizzare.
E’ recente una sua foto in copertina in posa da fotomodello sul “Giornale delle Assicurazioni” con il titolo “CCNL SNA, sempre un passo avanti !”, a distanza di pochi giorni si legge su Snachannel di “un passo indietro” per il rinnovo di quel contratto con i Sindacati che dovrebbero (il condizionale è d’obbligo) rappresentare i dipendenti di agenzia. Un passo avanti ed uno indietro, insomma. Con un paio di passi laterali…e si potrebbe ballare la macarena.
Per non parlare della sala conferenze di Montecitorio che oramai sembra quasi gli venga regolarmente affittata come se fosse un campo di calcetto, manca solo uno speaker che annunci in filodiffusione “sala conferenze 1 di Montecitorio, Demozzi ora terminata !!”.
E’ palese la propensione del Presidente SNA ad emulare il mondo politico dei parlamentari, cui evidentemente protende quale massima aspirazione personale. E’ un lungo elenco di foto, selfie e proclami di vicinanza ed amicizie con parlamentari del centro destra e/o rappresentanti dell’attuale Governo. Pure Giorgia gli ha fatto gli auguri personali all’atto della sua elezione al vertice dello Sna e lui (giustamente) non si fa pregare per pubblicare la lettera di congratulazioni del Presidente del Consiglio.
Una sbandierata vicinanza al mondo Parlamentare del centro destra, che lo ha spinto più volte a qualificarsi come “autorevole interlocutore del Governo”. Alla luce del trattamento riservato dall’attuale Governo gli Agenti di assicurazione, vengono i brividi a pensare cosa ne sarebbe stato della categoria se non ci fosse questa “autorevole interlocuzione”.
Il presidente SNA è oramai prigioniero del suo stesso personaggio ed ha esaurito qualsiasi forza propulsiva, occorrerebbe agevolarne l’ascesa nel mondo politico in qualità di parlamentare augurandosi e sperando al tempo stesso che abbandoni lo scettro del comando nel Sindacato.
Ad ogni modo, auguri di buon anno al dr. Demozzi, a tutto lo SNA, ad ANAPA ed al suo Presidente e più in generale a tutti gli Agenti di Assicurazione, perché l’anno che sta per entrare sarà più che mai impegnativo: Il regalo di fine anno della ritenuta d’acconto sulle provvigioni lorde che il Governo ha voluto fare all’intera categoria, è un pò l’emblema della considerazione di cui godono le rappresentanze degli Agenti di assicurazione presso le Istituzioni.