la giusta causa di Italiana Ass.ni smontata dall’IIVASS
Il Collegio di garanzia del RUI presso l’Ivass, ha praticamente scagionato un agente di assicurazione da noi assistito dall’ingiusta revoca per giusta causa intimatagli da parte di Italiana Assicurazioni. Una revoca per giusta causa tanto pretestuosa quanto premeditata, un provvedimento fondato sul nulla ma che, a quanto pare, sempre più spesso viene adottato dalle imprese Assicurative. Tutto ciò grazie anche ad ANIA, SNA ed UNAPASS che in concorso tra loro hanno “pensato bene” di far saltare il Collegio Unico Nazionale di Conciliazione ed Arbitrato previsto dall’ANA 2003, che fungeva quantomeno da deterrente nei confronti di questo tipo di comportamenti.
Ad ogni modo, veniamo alla revoca in questione che ha visto il Collegio di Garanzia del RUI comminare all’ex agente Italiana Assicurazioni di Ascoli Piceno il più modesto dei provvedimenti, vale a dire il “richiamo” in ragione di “una valutazione complessiva di particolare lievità delle infrazioni” (leggi PDF) a fronte invece del più grave dei provvedimenti adottato dalla Compagnia (giusta causa). E’ bene ribadire che il parere del Collegio disciplinare del RUI, ancor prima della Magistratura, se non altro da un punto di vista temporale, rappresenta pur sempre un’autorevole certificazione del comportamento dell’agente. Normalmente infatti ad una revoca per giusta causa fondata, fa sempre seguito il provvedimento di radiazione dal Registro Unico degli Intermediari da parte del Collegio di garanzia.
E’ accaduto che l’agente di Ascoli Piceno, dopo aver sollecitato un incontro con i dirigenti della Compagnia per chiarire una gestione che lo vedeva fortemente penalizzato per tariffe, scontistica e per un massiccio storno di portafoglio avvenuto anni prima di cui da tempo stava risentendo gli effetti negativi, si sia visto invece piombare in agenzia gli ispettori della Compagnia per una verifica amministrativa.
La “verifica” iniziata in data 01.10.2018, in realtà è terminata il 04.10, senza la firma del verbale, anche a seguito di una “stizzita” (per usare un eufemismo !) reazione dell’intermediario che, a fronte di una richiesta di colloquio con i dirigenti della mandante, non avrebbe mai immaginato di subire per tutta risposta un’ispezione amministrativa dai toni piuttosto inquisitori come quella che di fatto si stava concretizzando in quei giorni.
Quel che accade nel frattempo, ha veramente dell’incredibile. I sistemi informatici di agenzia smettono di funzionare. Diverse le chiamate ed i solleciti dell’agente (help desk ed agli stessi ispettori della Compagnia), la risposta comune è la seguente: c”’è un problema tecnico che verrà risolto per lunedì !”.
Quello che (ovviamente) era un premeditato distacco della linea telematica per diversi giorni lavorativi, viene meschinamente spacciato per un “problema tecnico”.
A conferma di quanto sopra, nella tarda mattinata dell’08.10.2018 si presenta un vero e proprio “drappello” di dipendenti della Compagnia con in testa il capo area, l’ispettore commerciale ed altri tre ispettori della preponente. Il “drappello” di cui sopra invita l’agente a visionare la sua PEC, laddove pochi minuti prima la Compagnia aveva recapitato una lettera di recesso per giusta causa, riportante addirittura un fantomatico ammanco di cassa.
Gli ispettori pertanto intimano l’inizio delle operazioni di riconsegna che vengono tuttavia rinviate per un malore che colpisce l’agente, il quale viene immediatamente trasportato in ospedale. Da quel momento in poi, abbiamo seguito l’agente sia nel corso delle operazioni di riconsegna che nel procedimento disciplinare dinanzi al RUI, laddove il dispositivo di “richiamo” a carico dell’agente vale più che altro a censurare le (comprensibili) reazioni di quest’ultimo alle capziose operazioni di verifica ed all’interruzione delle stesse. Nel corso delle riconsegne gli atteggiamenti intimidatori della Compagnia non si sono modificati, tuttavia questa volta l’agente è stato affiancato dal nostro Studio Professionale Agents Consulting, così come avvenuto anche in sede di difesa presso l’IVASS. Per certo le riconsegne non si sono concluse come ipotizzato dalla Compagnia.
Il primo successo è stato conseguito in favore dell’agente: nonostante l’amara esperienza, faremo in modo di conseguirne molti altri per suo conto.