Il management di Groupama Ass.ni Spa.
Quando c’è da stroncare qualcosa o qualcuno lo facciamo senza remore, quando c’è da fare dei complimenti li facciamo in maniera altrettanto spassionata.
Non siamo pregiudizievolmente in guerra con nessuno, anzi, il nostro intervento professionale ha come scopo primario proprio quello di evitare le “guerre” con le Compagnie per conto degli agenti che ci conferiscono incarico. Quando la guerra la facciamo è perché, dopo averle provate tutte, la Compagnia di turno ci ha costretto a farla, ma nel frattempo abbiamo comunque creato tutti i presupposti per vincere la guerra.
Abbiamo assistito recentemente due diversi agenti della Groupama Ass.ni spa che hanno sciolto il rapporto contrattuale con questa Compagnia. Le operazioni di riconsegna si sono svolte nel pieno rispetto del contradditorio tra le parti, ma ovviamente non è questa la notizia.
La notizia è che il management di Groupama si è rivelato essere molto più attento rispetto alle analoghe dirigenze delle altre Compagnie e questo dobbiamo ammettere che ci ha piacevolmente stupito, dal momento che hanno applicato il nostro stesso ragionamento.
In uno dei due scioglimenti contrattuali infatti Groupama aveva sbagliato la modalità d’interruzione del rapporto, invocando un erroneo titolo di recesso della società/agente per “sopraggiunti limiti di età”. In sede di chiusura, nell’ambito del contraddittorio, glielo abbiamo fatto notare e già nel verbale di riconsegna avevano dato disponibilità (seppur in subordine) a modificare il titolo del recesso.
In questi giorni, hanno comunicato i conteggi delle “indennità di penale” dai quali si evince la modifica del titolo del recesso. Vi assicuriamo che qualsiasi altra Compagnia sarebbe andata avanti in maniera ottusa ed arrogante, difendendo a spada tratta l’errore commesso.
Le conseguenze sarebbero state che avremmo instaurato una causa per conto dell’agente e che presumibilmente l’avremmo vinta. La Compagnia sarebbe stata condannata a pagare comunque quelle somme aggiuntive (per di più maggiorate da interessi e che oggi ha invece pacificamente riconosciuto all’agente), sarebbe stata condannata alle spese legali, avrebbe a sua volta affrontato delle spese legali ma, soprattutto, si sarebbe resa protagonista di un precedente giurisprudenziale a sfavore della Compagnia stessa (anzi, delle Compagnie, vista la peculiarità della vicenda !).
La domanda è: sono stati deboli oppure forti ed intelligenti? Se ponete questa domanda a qualsiasi altro ottuso management di qualsiasi altra Compagnia, vi risponderebbero con la prima ipotesi. Una volta intrapresa una strada, non si torna indietro costi quel che costi (anche perché i “costi” alla fine, in caso di soccombenza, sono sempre a carico della Compagnia!).
Inutile sottolineare che la linea politica adottata da Groupama nella fattispecie si è invece dimostrata intelligente e lungimirante. Il management di Groupama in questo caso ha tutelato gli interessi della Compagnia ed al tempo stesso ha evitato un “pericoloso” precedente giurisprudenziale a sfavore dell’intera categoria di cui fa parte (Ania). Magari la nostra presenza ha svolto un ruolo di “deterrenza”, ma diremmo che è del tutto irrilevante visto che in altri casi l’ottusità della Direzione commerciale del caso, avrebbe comunque avuto il sopravvento.
Non da ultimo, vorremmo anche complimentarci con la Groupama e con gli ispettori demandati ad esperire le operazioni di riconsegna. Sono stati investiti del compito delle “nuove leve” rappresentate da quattro giovanissimi ispettori (questa di per sé è già una gran bella cosa!). Quattro Ispettori (due uomini e due donne) molto preparati e soprattutto molto educati e rispettosi. Quest’ultima caratteristica dovrebbe essere la norma per chi si reca a casa altrui a fare delle operazioni di chiusura e riconsegna, ma purtroppo non sempre è così.
Mò basta con i complimenti che abbiamo esaurito il plafond a disposizione.