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“l’Area 51” di Helvetia Italia Assicurazioni

Accade che un agente di una piccola cittadina di provincia di appena 17mila abitanti, assuma nel lontano 2003 un mandato di agenzia della Helvetia assicurazioni. L’entusiasmo riveniente dall’incarico, porta l’agente a realizzare una buona produzione sia nel vita che nel danni. L’entusiasmo tuttavia dura ben poco, perché a distanza di qualche anno la Compagnia pensa bene di affidare un altro mandato di agenzia nella medesima cittadina.

Fin qui nulla di illegittimo (per quanto anomalo, date le dimensioni territoriali), se non fosse che per la “nuova” agenzia vengono garantite sin da subito condizioni operative ed una “flessibilità sconti” molto più vantaggiose e concorrenziali.

A nulla sono valse le richieste di chiarimenti, le contestazioni dell’agente e le svariate mail di sollecito finalizzate risolvere una problematica non da poco.

La Compagnia non si degna di fornire spiegazioni.

In una cittadina così piccola, infatti, non c’è voluto molto affinché al nostro caro agente vox populi affibbiasse la qualifica di “ladro”. La clientela assicurata difficilmente riusciva a spiegarsi come due agenzie della medesima compagnia applicassero tariffe così diverse per la stessa categoria di polizze (come ad esempio l’Rcauto).

Difficile far comprendere ai clienti assicurati dinamiche di questo tipo, difficile far capire che quel poveretto di agente non aveva alcun tipo di responsabilità in tutto questo, non avendo egli alcuna autonomia decisionale nell’applicare una tariffa piuttosto che uno sconto.

Giocoforza, l’agente discriminato ha dovuto adeguarsi e soprattutto difendersi dalla situazione creta e voluta dalla Compagnia, per cui nel tempo è stato costretto a trasferire buona parte del portafoglio ad altra impresa assicurativa.

Nel frattempo, il nostro caro agente scopre addirittura di essere stato inserito in una specie di “zona d’ombra” denominata “Area 51”. Sì, proprio come la base militare del Nevada caratterizzata da elevati livelli di segretezza e la cui esistenza è solo vagamente ammessa dal governo statunitense. “L’Area 51” nel deserto del Nevada è stata resa famosa per teorie del complotto e per la presunta presenza di cadaveri di alieni che hanno alimentato il folklore ufologico. Mai nome fu più azzeccato per un drappello di agenti dell’Helvetia esclusi ed emarginati.

Per il nostro “intermediario alieno”, giunge anche una revoca ad nutum senza motivazioni, nella quale ci ritroviamo ad assisterlo e difenderlo da atteggiamenti veramente discutibili tenuti da Helvetia anche in sede di riconsegna.

Per gli agenti dell’Helvetia che magari oggi si domandano del perché non vengono affatto considerati dalla Compagnia: sappiate che probabilmente siete considerati alieni da confino in quest’Area 51. Niente paura comunque, non vi fanno autopsie, al massimo vi revocano dopo avervi completamente ignorati per anni.