Ma nessuno vi ha mai querelato?
Ci sentiamo spesso dire dagli agenti di assicurazione: “vi seguiamo da sempre e leggiamo ogni volta con molto interesse i Vostri articoli !”. Ovviamente la cosa non può che far piacere, d’altronde questa propensione della categoria a leggere le nostre news la verifichiamo quotidianamente analizzando le statistiche di accesso che risultano impressionati. Registriamo frequentemente anche un’altra considerazione: “Vi leggiamo anche perché non le mandate a dire alle Compagnie!”.
In effetti alle Imprese di assicurazione “non le mandiamo a dire”, per quanto non siano esenti da articoli critici anche le rappresentanze degli intermediari che siano esse Sindacati o Gruppi agenti vari.
V’è infine la simpatica ed immancabile domanda: “Ma nessuno vi ha mai querelato?”. Ebbene questa domanda racchiude in sé un mondo intero.
La risposta di ordine statistico è piuttosto semplice, visto che in oltre cinque lustri di attività, ci risulta una sola querela per “diffamazione” fatta una quindicina di anni fa dal Management dell’attuale UnipolSai. Ma è il significato intrinseco della domanda stessa che andrebbe analizzato.
La querela di cui sopra, fu archiviata dal Giudice per le Indagini preliminari in quanto il “fatto non sussiste”. Se tuttavia quella risulta essere l’unica querela, consentiteci una prima (ovvia) considerazione: quello che scriviamo è sempre fondato.
Ogni tanto (in verità, sempre più raramente), ci giunge invece qualche lettera “minatoria” di qualche Avvocato di Compagnia che ci “intima” la rimozione di articoli. Inutile dire che facciamo seguire risposte che Voi stessi potete ben immaginare, per cui il fenomeno dello scritto “intimidatorio” si è anch’esso sopito nel tempo, visto che non solo ne hanno verificato l’assoluta inutilità, ma finiscono pure per essere pubblicati sulle nostre pagine dando luogo ad ulteriori news.
Le gesta dei Manager dalla manifesta incapacità gestionale e relazionale (specialmente nei confronti della rete degli intermediari), non possono non passare al vaglio mediatico del nostro Studio Professionale. Anche perché se non lo facciamo noi, non lo fa nessuno.
Nessuno degli addetti ai lavori infatti ha gli attributi per contestare pubblicamente e/o privatamente il manager di turno. In compenso però, all’interno della Compagnia stessa e/o della rete agenziale, girano vorticosamente i nostri articoli come Voi non potreste neanche immaginare. Abbiamo notizie di Direttori Commerciali ed Amministratori molto adirati a seguito dei nostri articoli, questo loro status si aggrava ancor di più in quanto sanno bene di non poter “ordinare” nei nostri confronti ispezioni amministrative, revoche o “stimolare” demansionamenti vari. Non siamo neanche una testata giornalistica per cui non si può influire politicamente sulla Redazione, come spesso accade nella realtà.
Il non poter esercitare il proprio potere è sempre molto frustrante per il (presunto) potente, anche se in questo dobbiamo ammettere di essere avvantaggiati rispetto agli “addetti ai lavori”.
Qui scatta però la seconda considerazione, forse ancor più ovvia e risaputa della prima: nel mondo assicurativo vige l’essenza della ipocrisia. I dipendenti di Compagnia e soprattutto gli agenti che fanno girare e si “rimbalzano” tra loro i nostri articoli, sono fondamentalmente gli stessi che applaudono ai congressi, che si sperticano in complimenti nei confronti del Direttore commerciale di turno e sono i primi a farsi i selfie con quest’ultimo non appena possibile.
Correggere questa mentalità rappresenterebbe il miglior viatico al benessere della categoria.