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Riportiamo dal mondo di internet una simpatica “preghiera” che ci è piaciuta tanto. Come tante altre categorie, anche il Dirigente di Compagnia dovrebbe avere una propria preghiera.
Eccola finalmente, potrebbe essere questa (ed immaginiamo che possa piacere tanto anche agli Agenti di assicurazione !):
“L’Agente è un imprenditore dotato di libero arbitrio, non è un tuo dipendente, lascialo libero.
L’Agente paga le tasse di tasca sua, non gliele devi pagare tu, quindi è giusto che scelga cosa fare della sua attività.
L’Agente vive di provvigioni e sa da solo che deve vendere polizze e soddisfare clienti.
L’Agente è una persona, non è un pezzo meccanico, ha la propria storia, la propria famiglia, le proprie ambizioni, è giusto che si autodetermini.
L’Agente raccoglie premi assicurativi grazie alla fiducia che crea con i clienti, grazie a quei premi paga tutte le spese del personale della Compagnia, compreso tutti i benefit aziendali dando anche utili agli azionisti, trattalo quindi come il tuo datore di lavoro e non viceversa.
L’Agente che chiama in Direzione vuol dire che ha un problema, non mettergliene altri, cerca di risolverlo velocemente e far sì che non si crei più.
Si possono creare grandi iniziative e prodotti ma se non piacciono agli agenti per vendere non funzioneranno, non dire che è colpa degli Agenti, perché gli agenti utilizzano subito qualsiasi iniziativa che li possa far guadagnare di più.
Nessun report di società di consulenza potrà mai raccontarti la verità come girare direttamente tra le agenzie.
Ogni mattina prima di andare a lavoro rileggila, farà di te un dirigente migliore e la tua Compagnia migliore”