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Imperdibile offerta promozionale lanciata dallo SNA per l’iscrizione al Sindacato.
Affrettatevi, perché sul modello “Black Friday” il Sindacato Nazionale si cimenta nella pratica degli sconti. A leggere la locandina dell’offerta, non v’è Agente che possa farsi sfuggire l’occasione di iscriversi con il 50% di sconto.
In particolare, colpisce l’accattivante frase in evidenza “SNA inoltre garantisce un’assistenza personalizzata, sindacale e legale, con la presenza – quando necessario- di un collega delegato del Sindacato, al financo dell’agente”
Ed è vero, è proprio così. Lo possiamo testimoniare da sempre.
Anche recentemente un agente iscritto SNA, aveva la necessità di essere assistito nell’ambito delle dimissioni rassegnate alla mandante. La richiesta al Sindacato aveva ad oggetto l’affiancamento nel corso delle operazioni di riconsegna, visto che lo scioglimento contrattuale rinveniva da gravissime omissioni della Compagnia che avevano determinato una certa conflittualità.
Il Sindacato Nazionale Agenti, così interpellato, non ha esitato a mettere a disposizione del collega l’assistenza di un altro collega. Un collega in pensione, per giunta.
Le operazioni di riconsegna rappresentano un momento delicato, lo sono ancor di più se diretta conseguenza della cessazione di un rapporto incrinato. Occorrono specifiche competenze tecniche, giuridiche e contrattuali. Occorre l’accurata conoscenza dell’ANA, del codice civile e talvolta del codice penale, della dottrina e della giurisprudenza riferibile al rapporto di agenzia assicurativa. S’impone esperienza nella redazione in contraddittorio del verbale, nell’ambito del quale bisogna confrontarsi e misurarsi con gli ispettori (e talvolta con la loro arroganza e presunzione !). Occorre verificare la corretta applicazione delle norme e valorizzare (anche) in quella sede le richieste dell’agente a mezzo di opportune contestazioni e verbalizzazioni in contraddittorio con gli ispettori…e molto altro ancora in verità.
L’ambigua commistione di ruoli antitetici come la proclamata “assistenza personalizzata sindacale e legale, di un collega delegato del Sindacato, al financo dell’agente”, la dice lunga sul tipo di assistenza che viene fornita in questi casi dal Sindacato Nazionale Agenti.
L’agente in questione lo ha ben compreso, declinando l’offerta di assistenza proposta dallo SNA, specialmente dopo essersi confrontato telefonicamente con il “collega pensionato”. Secondo quest’ultimo, infatti, occorreva semplicemente presenziare alle riconsegne per poi affidarsi agli avvocati dello SNA, qualora ci fossero stati strascichi di natura giudiziaria.
Fulgido esempio di approssimazione, non certo imputabile al povero “pensionato”, che testimonia come l’azione Sindacale dello SNA si riduca in questi casi a “procacciare” clienti e parcelle ai soliti Avvocati. Un collettore d’incarichi professionali insomma.
In tutto questo, sfugge evidentemente sia allo SNA che ai suoi privilegiati consulenti legali, che gli errori commessi in sede di riconsegna, potrebbero pregiudicare la successiva attività giudiziaria di qualsiasi Avvocato.
Tornando all’Agente iscritto SNA richiedente assistenza, vi confermiamo che egli ha preferito conferirci mandato per farsi affiancare nel corso delle operazioni di riconsegna, piuttosto che affidarsi alla “buona volontà” del collega pensionato proposto dallo SNA.
Dal momento che la nostra vuole sempre essere una critica costruttiva, abbiamo suggerito in passato allo SNA di fornire agli agenti una concreta assistenza in questa fase. Lo si potrebbe fare ad esempio investendo su di un paio di giovani e rampanti avvocati per ogni singola regione che, all’occorrenza, potrebbero fornire assistenza agli agenti sia nella fase di chiusura del rapporto di agenzia che in quella giudiziale (basti pensare alle cause di lavoro che per competenza sono demandate al Giudice del lavoro del Foro dove ha sede l’agente!).
Ma v’è di più. La fase giudiziale potrebbe addirittura essere scongiurata, qualora in sede di riconsegna l’assistenza tecnica fosse talmente specializzata da fungere da deterrente (che poi è quello che ci poniamo noi come obiettivo primario!).
Ma tant’è, per fare tutto questo occorrerebbe investire del denaro nella “mission” sindacale piuttosto che nei tour in giro per l’Italia. Occorrerebbe investire nella formazione tecnica e professionale dei consulenti legali, ma soprattutto significherebbe togliere il monopolio dell’assistenza legale a quei tre/quattro Avvocati vicini (per definizione) allo SNA.
Significherebbe avere per ogni regione d’Italia, consulenti legali specializzati (magari pagati dallo SNA con l’ausilio delle collaudate polizze di tutela legale) pronti ad intervenire.  Si eviterebbe agli agenti di recarsi da ogni parte d’Italia in quel di Roma o Milano per conferire con gli avvocati “sponsorizzati”.
Significherebbe dotarsi di una organizzazione sindacale estremamente efficiente, che fungerebbe anche da deterrente nei confronti delle Compagnie, che risulterebbe totalmente dedita agli interessi degli iscritti e che, per assurdo, implementerebbe da sola gli iscritti senza dover ricorrere alle “offerte promozionali”.
Un po’ troppo, in effetti.
Ad esempio, la mezza milionata di euro impiegata nel recente passato per acquistare l’immobile adiacente a via Lanzone a Milano e che ha inutilmente patrimonializzato il Sindacato, come se fosse una qualsiasi società commerciale, poteva essere impiegata per un progetto simile. Si è preferito invece far stare più comodi e più larghi i dipendenti milanesi dello SNA ed investire nei tour in giro per l’Italia.
Speriamo che il Black Friday delle iscrizioni non serva ad acquistare l’attico di via Lanzone da destinare a “Roof garden” e “centro benessere” per i dipendenti. Scherziamo, soprattutto perché non ci risulta nessun attico in vendita nel palazzo di via Lanzone.
PS: per la prossima offerta promozionale, suggeriremmo l’intramontabile 3×2 (prendi tre anni di iscrizione e ne paghi due !).