Zurich e la “Z” della discordia.
Riportiamo un’interessante considerazione su Linkedin di Danilo Spanu, un professionista che di loghi e marketing se ne intende.
Ve la riproponiamo integralmente, così come l’ha scritta lui, perché non si può non condividerne il contenuto:
Due giorni fa, una notizia mi ha fatto riflettere sul vero significato di fare branding nel 2022. Probabilmente l’avrete letta anche voi ma riassumo per chi ignora i fatti. La Zurich Insurance Group AG, compagnia assicurativa svizzera nota col semplice brand name Zurich, ha deciso di rimuovere il monogramma “Z” dal proprio logo sui social. Non si tratta di un caso isolato: come ben sappiamo altre aziende hanno già fatto questo passo nell’ultimo mese. Una cascata di sdegno per una lettera, direte voi. Beh, per chi come me fa questo mestiere, una lettera NON è MAI solo una lettera ma può diventare un simbolo potente, se usata nel modo giusto. O sbagliato.
Il tam tam va veloce e, ora, minaccia tutti compreso il buon Zorro: sarà ancora il caso di marchiare con la spada quella Z sui propri nemici? E ora chi lo dirà alla Zigulì? Andiamo fino in fondo?
So a cosa state pensando ma no, in questo caso non è solidarietà verso il popolo Ucraino. Non che Zurich non abbia preso posizione in tal senso eh, risale all’inizio della guerra la decisione di rifiutare da subito i clienti in Russia.
Il perché, possiamo scoprirlo direttamente dalle parole usate sui quotidiani:“Stiamo momentaneamente rimuovendo l’uso della lettera ‘Z’ dai social, dove appare isolata e potrebbe essere interpretata erroneamente”, ovviamente come sostegno alla Russia nel conflitto in corso. Bingo.
Teme i leoni da tastiera, la fuga di cervelli, gli indignati professionisti. Del resto chi, sano di mente, potrebbe mai pensare che un logo così antico sia lì per sostenere i Russi? Solo un folle potrebbe farlo, giusto? Ebbene, di folli è pieno il web, signori.
C’è un’altra guerra che non si combatte coi missili ed è iniziata con Facebook tanti anni fa ma non abbiamo abbastanza armi per vincerla.