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Ci è capitato di leggere sul web un’intervista ai vertici della Helvetia Ass.ni Spa.
L’amministratore di Helvetia, Roberto Lecciso, dichiara candidamente che: «La Compagnia non è dimensionata per dare un servizio eccellente a tutti, ma solo ad alcuni cluster di agenzie, più meritevoli».
Il Direttore marketing e distribuzione Sandro Scapellato (anche nel look), prosegue: «Noi vogliamo crescere insieme con i nostri agenti. Allo stesso tempo vogliamo dare tanto a coloro che hanno scelto di lavorare con noi. La nostra strategia è stata sempre quella di essere una compagnia plurimandataria e dunque ci sembra logico prestare molta più attenzione, dedicando la maggior parte del nostro tempo, a quelle agenzie che hanno scelto Helvetia come mandante di riferimento. Mi sembra giusto e doveroso per le agenzie che hanno fatto questa scelta. E sono tante».
In buona sostanza, siamo al cospetto di una Compagnia piuttosto selettiva che vuole crescere con i propri agenti ma li suddivide tra “meritevoli” e “meno meritevoli”, i primi degni di un servizio eccellente i secondi come va va. Una Compagnia strategicamente da sempre plurimandataria ma che non è dimensionata per dare un servizio eccellente a tutti e per questo sembra “logico” e “doveroso”prestare più tempo e più attenzioni a quegli agenti che hanno scelto di abbracciare la sola Helvetia, in controtendenza alla “strategia di sempre che è quella del plurimandato” (?!).
Mai lette dichiarazioni così ambigue e contraddittorie da parte di un management di un’Impresa assicurativa.
Ma non basta, perché nei confronti degli agenti si aggiunge anche la variante “discriminatoria” nel merito della loro appartenenza territoriale. Ebbene sì. E’ palese la “schizzinosità” nei confronti degli intermediari del meridione, d’altronde basta osservare la dislocazione dei punti vendita per verificare che la quasi totalità delle agenzie Helvetia si trova da Roma in su (!).
In regioni come la Calabria o la Sicilia, poi, non ci sono proprio intermediari degni di rappresentare Helvetia e/o cittadini degni di essere assicurati con cotanta Impresa Assicurativa (tra le altre è l’unica Compagnia di un certo spessore a non avere neanche un’agenzia in queste due regioni !).
Qualcuno potrà obiettare che trattasi di scelte aziendali non opinabili. Forse. Per noi trattasi invece di scelte aziendali discriminatorie, non solo ai danni di una parte degli intermediari assicurativi ma soprattutto ai danni di una parte della popolazione Italiana. In tutto questo l’IVASS non risulta pervenuta, anzi, forse le poche agenzie esistenti nel mezzogiorno sono solo conseguenza di magnanima “concessione”.
Sull’argomento avete mai sentito esprimersi i Sindacati degli agenti ? No, forse non se ne sono mai neanche accorti di questa palese discriminazione. Ci viene altresì da chiedere se il GAH (Gruppo Agenti Helvetia) abbia mai obiettato qualcosa nel merito alla Compagnia. No, non crediamo proprio. Eppure l’unico meridionale presente nel Consiglio direttivo del Gruppo Agenti è proprio il suo Presidente. Chissà, magari è proprio strategica la cosa.
Evviva la discriminazione selettiva per presunti meriti ed appartenenza territoriale, abbasso l’inclusione.
Per favore, non dite niente al Sindacato Nazionale Agenti che è in crescita con gli iscritti e stanno pure accumulando soldi con un avanzo di bilancio.