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Ennesimo punto a favore degli agenti grazie allo Studio professionale Agents Consulting.
All’insorgere di una controversia giudiziaria tra un ex agente e Compagnia, è consuetudine di quest’ultima cercare d’incardinare il procedimento dinanzi al Tribunale Civile dove ha sede legale la Compagnia stessa. Come ben noto agli agenti di assicurazione, tutti i capitolati di nomina rilasciati dalle imprese assicurative prevedono esclusivamente quale Foro competente quello dove ha sede la Compagnia. Tale previsione non è assoluta e può intendersi valida solo nel caso in cui il mandato sia conferito ad un agente costituito sotto forma societaria (a prescindere che sia una società di persone o una società di capitali). In tutti gli altri casi occorre fare delle valutazioni specifiche e verificare se la competenza territoriale e funzionale possa essere ascrivibile al Giudice del Lavoro anziché al Tribunale Civile, come invece previsto nel capitolato di nomina.
L’art. 413, 3 comma c.p.c., così come innovato dalla legge 128/92, stabilisce che <<competente per territorio per le controversie previste dal numero 3) dell’art. 409 c.p.c. è il giudice nella cui circoscrizione si trova il domicilio dell’agente, del rappresentante di commercio ovvero il titolare degli altri rapporti di collaborazione di cui al predetto n.3) dell’Art. 409 c.p.c.>>. Si tratta di un foro esclusivo e non concorrente con quelli individuati nei commi secondo e terzo del medesimo Art. 413 c.p.c.. Per domicilio dell’agente deve intendersi quello in cui si svolge l’attività lavorativa dell’agente.
Ovviamente la differenza non è da poco, visto e considerato che in caso di competenza del Giudice del lavoro l’agente avrebbe la possibilità di giocarsela “in casa” con tutti i vantaggi, anche economici, che ciò comporta. Anche in questo caso con lo scioglimento della riserva del giudice (Scioglimento riserva), abbiamo scongiurato una causa da giocarsi “fuori casa” come da pretese della Compagnia.