L’eccentrico Presidente della CPA di Amissima e le sue decisioni di sciogliere la Cassa.
Parliamo oggi dell’ennesima anomala “iniziativa” di un ex Direttore commerciale di una Compagnia, vale a dire l’eccentrico dr. Antonio Scognamillo. Tra una multa e l’altra da 100 mila euro comminata dall’IVASS all’ex Amissima, il già responsabile Ufficio mandati di questa Compagnia, da poco spostato ad altro ufficio, mantiene tuttora la carica di Presidente dell’omonima Cassa di Previdenza Agenti. Trattasi d’incarico che gli stessi agenti gli conferirono “ossequiosamente” all’epoca del suo insediamento da Direttore commerciale.
Prima di analizzare l’ultima “chicca” del dr. Scognamillo, vale la pena ricordare uno dei suoi exploit proprio in qualità di responsabile della CPA: ci riferiamo ai maldestri “tentativi” dello scorso anno di rinnovare le cariche del comitato della Cassa.
E’ accaduto infatti che nel corso dei vari incontri regionali con gli agenti, questi ultimi si siano visti consegnare “schede elettorali” con contestuale richiesta di votazione, senza però che fosse loro indicata alcuna lista di candidati. Il buon Direttore/Presidente si è ricordato di confermare successivamente la disponibilità del comitato “uscente” a proseguire nell’incarico (famosa disponibilità “conto terzi”). Trattasi probabilmente di uno dei primissimi casi della storia in cui prima si vota….e poi vengono comunicati i candidati.
Ad ogni modo, lo stravagante Presidente ha inviato recentemente una comunicazione alla rete, peraltro “a macchia di leopardo”, dal momento che non tutti gli agenti Amissima l’hanno ricevuta, avente ad oggetto la sua personalissima idea di sciogliere la Cassa (vedere comunicazione Scognamillo).
Inutile evidenziare, che trattasi d’iniziativa molto discutibile e potenzialmente deleteria per gli interessi dei poveri agenti.
Dal momento che l’inerme Gruppo Agenti Amissima, ben si guarda dal contestare e/o prendere posizione sull’argomento o ancor più semplicemente di portare a conoscenza i colleghi della situazione, provvediamo a farlo noi pubblicamente.
Entriamo pertanto nel merito delle unilaterali conclusioni cui giunge il Presidente della CPA. Nella sua comunicazione infatti è dato leggersi che risulterebbe impossibile la gestione della Cassa di un “Gruppo” che, sempre a suo dire, non esiste più (?!), per cui la proposta più coerente consisterebbe nello scioglimento della Cassa. In realtà la soluzione tecnica per gli agenti rivenienti da Amissima, sarebbe naturale e conseguenziale vista l’esistenza di analoga CPA della HDI, presso la quale trasferire le singole posizioni con le dovute accortezze tecniche (d’altronde un buon numero di ex Amissima ha già provveduto a farlo). Vale la pena ricordare che gli agenti ex Amissima sono a tutti gli effetti, agenti di HDI Ass.ni Spa.
Orbene, nonostante la più ovvia delle alternative, il rappresentante della CPA invita gli iscritti a comunicare l’adesione a questa sua personalissima “iniziativa” a mezzo Pec, oppure mediante consegna a lui stesso (!?) del modulo di adesione.
Per Statuto, la delibera di scioglimento della CpA necessita a quanto pare del parere favorevole dei 4/5 degli agenti iscritti, per cui ci si chiede se a questo punto procederà lui stesso a contarsi i voti necessari per il raggiungimento di questo quorum.
Il dr. Scognamillo, nella sua posizione di Presidente di un soggetto munito di piena autonomia giuridica e patrimoniale, che peraltro non trova alcun contrasto nell’ambito del comitato formato anche da agenti, potrebbe per assurdo portare a compimento questa sua idea di sciogliere la CPA. In tutto questo, infatti, neanche la HDI avrebbe potere d’intervento.
In questo scenario, la mossa successiva potrebbe essere veramente quella di liquidare agli iscritti le posizioni maturate sui loro conti personali, con tutte le conseguenze negative del caso (riscatti di polizze, ritenute d’acconto, addebiti gestione etc).
Ma la cosa ancor più grave, è che il tutto si sta consumando nel silenzio del GAAA di Amissima e degli stessi agenti membri del comitato della CPA. Abbiamo avvisato di tutto questo anche lo SNA, dal momento che siamo convinti che nessuno dei diretti interessati se ne sia preoccupato. Tuttavia siamo altrettanto convinti che, come da tradizione, lo SNA farà finta di niente. Il GAAA (ed il suo Presidente) è comunque un gruppo “amico” accreditato SNA.
Chissà, magari stavolta verremo smentiti, ma in detta ipotesi sarà solo grazie alle nostre pubbliche denunce. Una cosa è certa: è veramente tutto molto triste.