Quando la Compagnia non paga neanche i sinistri dei propri agenti.
Non abbiamo mai scritto di mancati pagamenti di sinistri da parte delle Compagnie, vuoi perché esulano dal rapporto di agenzia in senso stretto, vuoi perché trattasi di rapporti contrattuali privatistici tra assicuratore ed assicurato, vuoi perché d’interesse specifico di Organi competenti qualora non onorati.
Questa volta però facciamo un’eccezione visto il caso paradossale.
L’assicurato “maltrattato” infatti è al tempo stesso anche un agente della Compagnia “maltrattante” e la circostanza è già di per sé peculiare visto che il sinistro interessa proprio gli uffici agenziali. Se aggiungiamo il fatto che quelle condizioni di polizza le riporta solo quella Compagnia contrariamente a tutte le altre ivi comprese quelle del medesimo gruppo assicurativo cui appartiene, la cosa è ancora più anomala.
Parliamo di Amissima Ass.ni spa che a quanto pare è sempre più spesso sugli scudi. Ma andiamo per ordine.
A luglio di quest’anno un violento temporale danneggia irreparabilmente un impianto di condizionamento assicurato con la “polizza ufficio” di Amissima. L’impianto danneggiato era proprio quello degli uffici agenziali. Il povero agente che ha pagato il premio assicurativo alla sua stessa mandante, denuncia il sinistro allegando tutta la documentazione necessaria confidando in un risarcimento tempestivo. Macché. Secondo la Compagnia il bene non rientra nella “partita di danno” danneggiata in quanto a suo dire rientra nella “partita fabbricato”.
Inutile dir loro che un impianto di condizionamento amovibile non rientra (ovviamente) nella definizione di fabbricato che “comprende impianti fissi al servizio del fabbricato stesso e/o tutto quanto sia da considerarsi immobile per natura e/o destinazione”.
Il paradosso è che la Compagnia scrive recentemente all’agente di implementare le vendite di questo “prodotto ufficio”, di cui egli stesso ha sperimentato in prima persona efficacia e validità. Insomma, gli assicurati che si lamentano di eventuali mancati pagamenti delle Compagnie si consolino sapendo che talvolta non pagano neanche i propri agenti che intermediano le loro stesse polizze.
La classica situazione in cui non è dato sapersi se piangere dal ridere…o ridere dal piangere.