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Agents Consulting | Studio professionale di consulenza tecnico giuridica al servizio degli agenti di assicurazione

Papà

Papà Allianz.

Sembra che lo Studio Professionale Agents Consulting ce l’abbia con l’Allianz Spa ma, come direbbe la moglie del famoso coniglio Roger Rabbit, non siamo noi, “sono loro che si disegnano il profilo così”. Eppure cerchiamo in tutti i modi di avvisarli prima, tentiamo di risparmiare loro magre figure, li aiutiamo nell’interpretazione delle norme.
Tutto inutile, non ascoltano.
E’ accaduto che Allianz Spa abbia revocato per sopraggiunti limiti di età l’unico delegato assicurativo di una società agente, nonché amministratore unico della medesima società. Per effetto di questa “revoca”, la Compagnia ha pensato bene di chiudere l’agenzia e di affidare il portafoglio ad altro agente del territorio.
Abbiamo spiegato loro in tutti i modi possibili che questa modalità di recesso nei confronti del delegato assicurativo, non determina un automatico scioglimento contrattuale nei confronti della società/agente, per cui era imprescindibile l’apertura del procedimento di cui all’art. 2bis ANA 2003.
Glielo abbiamo specificato dopo la notifica del recesso per “sopraggiunti limiti di età” del delegato assicurativo. Glielo abbiamo argomentato tecnicamente e contrattualmente prima, durante e dopo le operazioni di riconsegna. Niente, hanno continuato a non ascoltare.
Avete mai sentito di un recesso per “sopraggiunti limiti di età” di una società? Trattasi ovviamente di una modalità di scioglimento contrattuale riservata agli agenti persone fisiche, intestatari di mandato agenziale. Era un concetto chiaro, neanche particolarmente difficile da comprendere.
Nel caso di specie scattano ovviamente le previsioni di cui all’art. 17, V comma, ANA 2003, d’altronde l’Accordo Nazionale Agenti 2003 che Allianz stessa si è scritta per il tramite della propria associazione di categoria, in concorso con lo Sna ed all’epoca anche dell’Unapass, parla altrettanto chiaro.
Il management di questa Compagnia sembra invece quello scolaro che il giorno in cui il professore spiegava la lezione era assente o distratto, ed una volta interrogato sull’argomento finisce per rispondere fischi per fiaschi.
Scherziamo. Signori di Allianz, scherziamo. Non vi arrabbiate !.
Sappiamo bene che il management di Allianz Spa conosce le norme dell’Accordo Nazionale, ma sappiamo altrettanto bene che in realtà non se ne preoccupa affatto di rispettarle come dimostra il caso in questione. La controparte degli agenti, d’altronde, è sempre vittima di una sorta di timor reverentialis ed al tempo stesso non esiste qualcuno in grado di assisterli e rappresentarli adeguatamente in determinati momenti cruciali della loro vita professionale.
Salvo quando i dirigenti delle Compagnie non si ritrovino noi ad affiancare l’agente.
Chissà perché, ma la nostra attività di consulenza viene spesso valorizzata in sede giudiziaria come per la vicenda in questione che oggi vede il Giudice adito, ai sensi dell’art. 185 bis c.p.c., proporre alle parti un’ipotesi conciliativa dell’importo di 100 mila euro che Allianz dovrebbe versare in favore dell’agente da noi assistito.
Accetterà Allianz Spa l’ipotesi conciliativa del Giudice che di norma equivale ad una sorta di anticipazione della sentenza? Ovviamente no, se volete la nostra di anticipazione. Allianz andrà a sentenza ed i 100 mila euro di oggi, rischieranno di diventare il doppio domani.
A ben pensarci, la similitudine con lo “scolaro” di cui sopra, non è del tutto fuori luogo per quanto riguarda il management di Allianz Spa. Uno scolaro un po’ viziato, consapevole di avere alle spalle un papà facoltoso che si fa sempre carico delle “bravate” del figlio. Papà Allianz si chiama, parente stretto del “signor Pantalone”, ed a dire la verità anche noi gli vogliamo un sacco di bene.