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Riunione Periodica 22set16

Dopo l’EN si riunisce anche un’inedita “Commissione ANA”: E’ tripudio di riunioni targate SNA !

In un recente articolo, lo SNA sostiene che le relazioni industriali con l’Ania sul tema dell’Accordo collettivo non si siano mai interrotte (!). Dovete mettervi d’accordo però: si sono interrotte sul tema del trattamento dati, come più volte sostenuto dallo stesso SNA, oppure non si sono mai interrotte? Perché se non si sono mai interrotte, stiamo parlando allora di una totale incapacità di questi ignoti componenti di quest’altrettanto inedita commissione ANA nel concludere qualcosa.
Inutile evidenziare che in tredici anni di presidenza Demozzi, non si è mosso praticamente nulla nel merito della trattativa ANA.
Hanno creato una commissione ANA, con quale scopo? quello di ratificare il motto dell’Imperatore “meglio nessun Accordo che un pessimo Accordo“? Parlano semplicemente di “rinegoziazione di alcuni passaggi allo studio del Sindacato”??? Ma stanno scherzano? Questa frase sta a testimoniare da sola, l’assoluta approssimazione che caratterizza chi, in questo momento, rappresenta lo storico Sindacato Nazionale Agenti.
Non hanno minimamente compreso che quell’Accordo collettivo è da riscrivere completamente ed anche in tempi celeri, visto che l’unico soggetto che se ne avvantaggia è l’Ania. Nell’ANA 2003 le indennità sono al minimo e per il futuro quei criteri di indennizzo dovrebbero rivisti se non proprio accantonati, alcuni Istituiti innovativi come ad esempio poteva essere il CUNCA sono venuti meno. L’art. 2bis ingessa le agenzie nel subentro di nuovi soci, la rivalsa è un Istituto obsoleto che penalizza chi subentra trasformando il tutto in una sorta di pesantissimo mutuo bancario in favore della Compagnia.
Nel frattempo è intervenuta la Legge Bersani, l’IDD, il Codice delle Assicurazioni Private, il Regolamento 40, il GDPR sui dati e, come se non bastasse, in molti suoi articoli questo Accordo collettivo è pure scritto in maniera ambigua tanto da prestarsi a diverse interpretazioni che hanno generato nel tempo diverse cause civili. Ed in tutto questo parlano di semplice “rinegoziazione di alcuni passaggi allo studio del Sindacato”? e forse è anche questo il punto, evidentemente sanno di non avere le giuste competenze per assumersi una responsabilità del genere.
L’ANA 2003 ricalca peraltro quello del 1994 e per le sopravvenute circostanze di cui sopra, possiamo tranquillamente affermare che non solo è un Accordo vecchio di trent’anni, ma per assurdo è ancor peggiore di quello di trent’anni fa.
Ma v’è di più, l’ANA 2003 è nato già vecchio e le stesse parti contrattuali dell’epoca ne erano consapevoli, tant’è che Al SECONDO PROTOCOLLO D’INTESA dell’ANA 2003 è dato leggersi: “è comune volontà delle Parti procedere ad una profonda revisione del sistema di calcolo dell’indennità di risoluzione e della rivalsa; SI CONVIENE che entro il 31.1.2004 dovrà essere insediata un’apposita Commissione Tecnica, costituita da 4 rappresentanti delle imprese e da 4 rappresentanti degli agenti, che avrà il compito di formulare, entro 6 mesi dalla sua costituzione, un completo progetto di riforma dell’indennità di risoluzione e della rivalsa. Entro 15 giorni dalla conclusione dei lavori, la Commissione dovrà sottoporre il progetto di riforma all’approvazione di ANIA, SNA ed UNAPASS”.
Il protocollo d’intesa di cui sopra vale a sconfessare da solo qualunque fantasiosa dichiarazione del presidente Demozzi, nel merito di presunte smanie dell’ANIA di revisione dei diritti quesiti in favore degli Agenti.
In buona sostanza, occorrono le competenze per una piattaforma totalmente innovativa e la giusta capacità di negoziazione con l’Ania senza ricorrere a nessuno slogan. Ma ancor prima necessita un connubio con le altre associazioni sindacali ed a questo punto ci chiediamo: Quando mai potrà verificarsi una congiunzione astrale del genere se nei loro confronti la posizione del Demozzi è quella tipica del Marchese Grillo? MAI è la risposta.
Questa nostra campagna informativa circa l’operato del Presidente SNA, lo stesso Demozzi la fa passare come una nostra “ossessione nei confronti dello SNA” (!?). Non può dire altro ovviamente, ma ci siamo accorti oramai da tempo delle anomalie e contraddizioni del suo operato che tengono in ostaggio l’intera categoria.
Caro presidente Demozzi, non è “ossessione” ma “osservazione” la nostra, ed è anche grazie a questa nostra attività di osservazione che in molti cominciano ad avere le idee più chiare. F
atevi da parte, dimettetevi in massa, perchè siete un danno a causa dello spocchioso isolamento in cui vi siete infilati. Fate spazio a competenze che possano risollevare le sorti future di questa categoria e quindi dello stesso SNA.
Altro che articoli del tipo “Basta denigrare il Sindacato!”, come se fosse la centenaria Associazione il problema e non chi la guida da quasi tredici anni senza un benché minimo risultato.