Per essere una grande Associazione bisogna aver(n)e coscienza – 2^parte- quando il “predicare bene e razzolare male” assurge a dogma.
Questa la parte finale della “video arringa” del Presidente SNA all’ultimo Congresso, ascoltatelo con attenzione perché questa volta il bersaglio è il suo collega Massimo Pegoraro, presidente dell’Associazione Culturale “Cambiare si può” ma soprattutto concorrente alla presidenza dello SNA nell’ultimo Congresso elettivo. Commentiamo le parole del presidente e lo facciamo come sempre sulla scorta di notizie che lo stesso Demozzi definisce “tendenziose, contraffatte o infondate”.
Chissà perché ci attribuisce questa colpa, visto che i nostri editoriali trovano puntuale riscontro nei fatti e nei documenti che rivengono direttamente dalla sua persona, come ad esempio quelli contenuti nel presente articolo.
Dal video di cui sopra, potete assistere ad una sorta di sceneggiata “trentino-napoletana” per cui un gesticolante Demozzi, così urla: «E non basta togliersi la giacca Sna per indossare quella di “Cambiare si può” o “Fate bene fratelli”, perché tu quando sei presidente provinciale SNA, io l’ho sempre interpretata così, lo sei nell’anima se no non sei un presidente provinciale degno di questa grande associazione se lo sei nel DNA altrimenti non lo sei».
Accattivante vero? tra l’altro più urla, più viene applaudito.
Ebbene, sappiate che tutto quello di cui sta accusando in questo momento il suo collega, l’attuale presidente SNA lo ha già posto in essere diversi anni addietro con modalità assolutamente subdole rispetto a quelle trasparenti e corrette che hanno invece caratterizzato l’operato di Massimo Pegoraro.
Oggi il Presidente Demozzi definisce “Cambiare si può” come Associazione concorrente al Sindacato (!?) e per questo motivo si è personalmente preso la briga di deferire il collega Pegoraro ai Probiviri, chiedendone un’esemplare condanna.
Peccato che lo statuto dell’Associazione “Cambiare si può” sia volutamente identico a quello di altra Associazione denominata “Intermediari Uniti”.
Sapete da chi fu fondata nell’ottobre del 2009 quest’ultima associazione? Ve lo diciamo noi: dall’Ill.mo Cav. dott. Claudio Demozzi nella sua qualità di presidente della Provinciale SNA di Trento ma, udite, udite, anche nella sua contestuale posizione di membro dell’Esecutivo Presieduto da Giovanni Metti.
Per il tramite di quella Associazione, il buon Demozzi orchestrò una costante e durissima contestazione nei confronti dell’allora Presidente Metti e dello stesso EN di cui faceva parte, creando una vera e propria “corrente di opposizione interna” (quello stesso tipo di corrente che censura ad ogni suo comizio) che poi di fatto prese il sopravvento. Un esasperato Metti, fu addirittura costretto a diffidare l’associazione del Demozzi e qui potete leggere la pepata replica di Intermediari uniti →intermediari uniti risponde a diffida SNA
Una Campagna anche molto offensiva circa l’operato del Presidente Metti che non fu certamente mantenuta all’interno dello SNA, ma fu volutamente pubblicizzata all’esterno con articoli e newsletter che ne denigravano l’operato. Nel corso del suo mandato all’interno dell’Esecutivo, il Demozzi si rese anche protagonista di iniziative del tutto autonome ed arbitrarie al sol fine di mettere in cattiva luce lo stesso Esecutivo SNA. Leggete ad esempio di quando andò a trovare un sottosegretario del Governo dell’epoca → Demozzi incontra sottosegretario Scaglia
Pensate un po’ che il “rivoltoso” Demozzi era anche pronto ad una vera e propria scissione per creare un proprio Sindacato, qualora non fosse stato eletto alla presidenza di quello in cui militava, leggete qui → Articolo Corriere Trentino
E’ stato ad un passo dall’essere precursore di un “Bonsai sindacale”, come dispregiativamente viene definito dal direttore di Snachannel quello fondato dall’espulso Roberto Salvi. A proposito dell’attuale Direttore di Snachannel, anche lui era un componente dell’Esecutivo Metti ma al tempo stesso era uno dei più importanti fiancheggiatori del Demozzi il “rivoltoso”. Parliamo di chi oggi è responsabile dell’informazione del Sindacato, colui il quale si prende anche il lusso di pubblicare editoriali dal titolo “Chi non rispetta le regole Statutarie ferisce la storia del Sindacato, rischiando il ridicolo”.
Intermediari Uniti, vedeva quindi coinvolti tutti coloro che successivamente sono entrati nel Governo Demozzi con incarichi nell’EN o in altri ruoli, ivi compreso quello di Presidente del Collegio dei Probiviri, anche in dispregio allo Statuto SNA che esclude la possibilità di conferire detto incarico ad un presidente di un Gruppo Agenti (giusto per rifarci agli editoriali di “chi non rispetta le regole Statutarie”).
Il paradosso è che oggi il Demozzi si rivolge ad un illegittimo Presidente del Collegio dei Probiviri, Danilo Battaglia, fedelissimo amico ed attivista della prima ora di intermediari Uniti, per sanzionare il collega Pegoraro per il sol fatto di ricoprire il ruolo di presidente di analoga Associazione culturale (!?).
Uno smemorato Demozzi si è evidentemente dimenticato di tutti quegli eventi. Chissà, forse all’epoca non si sentiva pienamente nell’anima un “presidente provinciale SNA nel DNA” come oggi sostiene di essere sempre stato, urlandolo dal palco del Congresso. Chissà se così comportandosi si sentisse all’epoca più o meno “un presidente provinciale degno di quella grande associazione”, sempre come da “comizio urlante” di cui sopra. Fatto sta che non si faceva grandi scrupoli nel destabilizzare dall’interno quella che oggi lui definisce una “grande Associazione”.
Nello show dello “spogliarello da palco”, simula il togliersi la giacca SNA per indossare quella di altra associazione oppure quella della fantasiosa “Fate bene fratelli”. Insomma, un precursore del “trasformismo da giacchetta” sia in qualità di presidente provinciale SNA che di membro dell’Esecutivo SNA. Lo strumento? la sua associazione “Intermediari Uniti” per il cui tramite spingeva per un cambiamento nella governance del Sindacato Nazionale Agenti.
Ma non basta, perchè a distanza di anni si è scoperto indossare pure l’originale giacchetta “Fate bene fratelli” che egli stesso si è confezionato su misura. Infatti nella sua nuova società di capitali, tramite la quale ha assunto di nascosto il mandato di una Compagnia on line, tra i soci figura una fiduciaria svizzera che a suo dire nasconde tanti “fratelli Agenti” che avrebbero paura di prendere un altro mandato. In questo modo, avrà pensato bene di far loro del “bene” e da qui nasce la linea di giacche per uomo “Fate bene fratelli” griffata Demozzi style. La “generosità” non gli fa difetto, peccato che il mandato se lo sia intestato alla sua nuova società e non certo allo SNAS srl di proprietà del Sindacato Nazionale Agenti.
Tra le tante accuse mosse all’allora presidente Metti, vi era anche l’incapacità di rinnovare l’ANA 2003 a giudizio del Demozzi scaduto, o meglio, disdettato, da “troppo tempo” (ndr: pensate un pò, da appena tre anni all’epoca!).
Rifacendoci alla sua “video arringa”, a nostro modesto avviso un trascorso del genere è ben peggiore dell’essere “nemici” dello SNA: Il nemico è per definizione soggetto esterno, ben individuabile e dal quale ci si può difendere (!).
Riepilogando: L’allora Presidente della provinciale SNA di Trento, aveva praticamente creato una corrente di opposizione interna allo SNA. Era anche pronto alla scissione ed alla creazione di una nuova realtà sindacale se non avesse conquistato il potere. Nelle more si è contraddistinto per una costante opera di denigrazione dell’Esecutivo SNA di cui faceva parte, anche per il tramite di questa sua Associazione “intermediari Uniti” dallo statuto identico a quello di “Cambiare si può” (che oggi viene però etichettata dal Demozzi come “associazione sindacale concorrente allo SNA”). Nel corso del mandato tre componenti dell’Esecutivo presumibilmente a lui vicini si sono dimessi per mettere in difficoltà il Metti.
Tutti i comportamenti di cui sopra, oggi sono oggetto di costante censura nei suoi urlati “monologhi da palco”, così come lo erano quei poveri colleghi che, non potendo contare su quindici mandati, si vedevano costretti a collaborare con Compagnie on line (salvo poi scoprire un Demozzi che lucra il 17% di provvigioni sulla Rcauto in qualità di mandatario di una Compagnia on line !).
Che dire? Sarebbe sufficiente rifarsi al logo di “Intermediari uniti” ed al suo sottotitolo: “la forza della coerenza!”.
C’è poi da un lato il Congresso SNA che applaude al cospetto di questi monologhi emozionali del Demozzi e dall’altro lato ci siamo noi, “personaggi al limite della diffamazione” (cit.), che a nostra volta applaudiamo a questa sua innata capacità di prendervi per il cu…ore.
Nel mezzo si è da poco festeggiato il 13^ compleanno di una gestione del Sindacato Nazionale Agenti equiparabile al nulla cosmico.
Avete oramai contezza del fatto che tutto ciò che quest’uomo denuncia pubblicamente nei suoi comizi come scorretto, antisindacale e/o contrario agli interessi della categoria, in realtà lo ha già posto in essere a livello personale senza alcuna remora.
PS: Nel frattempo però il Demozzi può tirare un respiro di sollievo: il potenziale concorrente alla presidenza SNA non dovrebbe essere più tale, in quanto è passato alla sez. B del Rui. Deve essersi nauseato pure lui, ma ha finito per fare un favore sia al Demozzi che ai famigerati Probiviri. Volete scommettere infatti che adesso si asterranno dall’emettere una “sentenza” che, a prescindere, sarebbe risultata molto scomoda per loro stessi e soprattutto per lo SNA?
#questi signori dello SNA sono un libro aperto.