Le indennità di fine rapporto vanno sviluppate in maniera univoca sul codice originario.
Richiamiamo un comportamento già denunciato in passato delle Compagnie assicurative. In questo caso facciamo specifico riferimento ad Allianz Spa. Nel corso della vita professionale di un Agente, può accadere che quest’ultimo diventi affidatario di altri portafogli rivenienti da colleghi. Per effetto di una prassi organizzativa interna, piuttosto comune tra tutte le Compagnie di assicurazioni, i codici di agenzia così affidati, per quanto da quel momento riconducibili allo stesso intermediario, continuano ad essere mantenuti in vita ed affiancati a quello originario dell’Agente.
Se questa “prassi” può avere una sua ragione organizzativa in costanza di rapporto, all’atto dello scioglimento dello scioglimento contrattuale con l’Agente affidatario, nessuna valenza può essere attribuita alla molteplicità di codici successivamente assegnati all’Agente. Ci spieghiamo meglio: Per l’ANA 2003 il mandato viene considerato in maniera univoca e decorre dal conferimento d’incarico formalizzato nel capitolato di nomina a suo tempo sottoscritto dall’Agente.
Ne consegue che, ai fini delle indennità di fine rapporto, lo sviluppo dei conteggi delle indennità di fine rapporto non può che essere effettuato in maniera univoca, senza alcuna distinzione tra codici convenzionalmente assegnati al mandatario nel corso del rapporto. Questa possibilità peraltro non viene neanche minimamente contemplata dai capitolati di nomina firmati dagli Agenti e/o da circolari e regolamenti delle stesse Compagnie di assicurazioni.
Tuttavia accade che all’atto della cessazione del rapporto di agenzia, alcune Compagnie provvedano furbescamente a predisporre conteggi differenti a seconda dei vari codici gestiti e delle loro diverse anzianità di servizio. In questo tipo di “prassi anomala” pare essere specializzata Allianz Spa che, in virtù di più codici agenziali, produce diversi conteggi delle indennità di fine rapporto. Inutile ribadire che tale modalità di calcolo è del tutto erronea e finisce per danneggiare pesantemente l’Agente.
Alcune Compagnie decodificano il portafoglio affidato, unificandolo a titolo definitivo con quello dell’agente che lo acquisisce, molte altre mantengono in vita i codici agenziali così affidati.
Ciò che conta è che all’atto della cessazione del mandato, i conteggi di fine rapporto vengano sviluppati in maniera univoca sulla base dell’anzianità di servizio convenzionale dell’Agente (capitolato di nomina), diversamente quest’ultimo viene ad essere gravemente penalizzato nella quantificazione degli indennizzi, specialmente per quelle indennità influenzate dall’anzianità di servizio.
Istruzioni per l’uso: suggeriamo in particolar modo agli Agenti Allianz Spa che si ritrovano in questa situazione di contestare la circostanza e/o di interrompere la prescrizione quinquennale facendo specifica richiesta di rivisitazione dei conteggi. Assicuratevi insomma che i conteggi delle indennità siano sempre sviluppati in maniera univoca sulla base della vostra anzianità di servizio convenzionale, nel frattempo attendiamo l’esito delle cause pilota che nel frattempo abbiamo avviato. Vi aggiorneremo nel merito.