Fondo Pensione Agenti- Vi sveliamo un pò di “segreti secretati”.
Quando sentiamo il Presidente Demozzi propagandare frasi fatte del tipo: “Solo grazie allo SNA, chi ci riesce è solo lo SNA, è un risultato ottenuto solo da noi dello SNA il più grande sindacato che il Globo terraqueo abbia mai conosciuto”, normalmente si accende in noi la spia “allarme propaganda SNA”. E’ una spia che ci fa subito sospettare che non ci sia nulla di vero in quanto urlato/propagandato o addirittura che sia vero l’esatto contrario.
Vi sembrerà strano, ma è una spia di allarme che non sbaglia mai. Non è merito di chissà quale sensore sofisticato, anzi, a dirla tutta, è un sistema piuttosto rudimentale che consiste semplicemente nel soffermarsi un attimo su quel che dice il Demozzi, senza farsi prendere dal tic nevrotico/compulsivo dell’applauso. Funziona sempre.
E’ il caso ad esempio di quello che oramai è un vero e proprio “Mantra”: il salvataggio del Fonage. In occasione delle imminenti elezioni dei delegati dell’Assemblea, è ripartita alla grande la macchina della propaganda che fa intendere un qualche merito dello SNA nel “salvataggio del Fonage”.
Sul punto, abbiamo da poco ripreso anche un’intervista su Intermediachannel al Vicepresidente di ANAPA, nella quale si riporta una lettura differente sul Fonage rispetto a quella solita dello SNA. Non diamo mai per scontate le parole di nessuno, per cui ci siamo limitati a pubblicare l’articolo del dr. Iurasek, riservandoci di meglio approfondire l’argomento con documenti alla mano. Abbiamo purtroppo questa “pessima abitudine” di documentarci.
Avevamo promesso un reportage sul caso Fonage e lo stiamo per avviare con l’ausilio di documenti riservati o addirittura secretati ma che non mancheremo di mostrarvi. Parliamo di documenti indisponibili per chiunque, nonostante le richieste di accesso agli atti. Una cosa è certa: dai documenti emerge che nessuno dei Sindacati degli Agenti assicurativi può attribuirsi presunti “meriti” in quello che viene definito “salvataggio del Fonage”, men che mai lo SNA.
Non ci sono meriti di nessuno insomma, esiste solo un piano di risanamento “lacrime e sangue” impostato da un attento e preparato Commissario Martinetto.
Ma è saltata fuori anche qualche circostanza curiosa, come ad esempio il fatto che il Demozzi non fosse iscritto al Fonage e che vi abbia aderito solo nel corso dei primissimi mesi dell’era Libutti. Eevidentemente fino a quel momento neanche lui credeva nella bontà della gestione del FPA, il cui CdA era comunque espressione dei maggioritari delegati del SUO Sindacato (!)
Il Presidente SNA infatti non solo si è iscritto al Fonage in occasione del cambio di Presidenza e quindi con l’avvento di Libutti, ma soprattutto si è iscritto dopo le modifiche Statutarie intervenute il 20 aprile 2017 sotto l’esordiente presidenza dello stesso Libutti. Dette modifiche prevedevano, tra le altre, la possibilità d’iscrizione in età maggiore ai 50 anni e l’eliminazione dell’obbligo di versamento di contributi relativi all’attività pregressa. Come non approfittare (giustamente) delle nuove condizioni create dall’Assemblea dei delegati all’uopo riunitasi in seduta straordinaria (!?).
Non andremo certamente a mettere in discussione l’attuale gestione del Fondo Pensione Agenti presieduto dall’Avv. Libutti che ha portato dei risultati tangibili, anzi, come forma di pensione complementare, ci sentiamo di consigliare agli Agenti di assicurazione di prenderla in considerazione.
Tuttavia, si conferma come fosse doveroso per lo SNA esprimere un attento Organo amministrativo per il futuro e, non ce ne voglia l’Avv. Libutti, la proficua gestione di oggi è diretta conseguenza del solco (profondo) già tracciato dal Commissario Martinetto. I disastrosi trascorsi che hanno costretto il Commissario straordinario ad annichilire le pensioni con un abbattimento medio del 48%, hanno mortificando migliaia di pensionati che contavano sulla tanto sbandierata “prestazione definita”.
Il disastro del Fonage infatti ha una precisa genesi e responsabilità di cui parleremo nella prossima puntata.