Monomandatari non per libera scelta, ma perché pressati dalla Compagnia.
Poco più di un mese fa eravamo da un Agente monomandatario e nel mentre svolgevamo alcune verifiche tecniche, il cliente ci ha segnalato un post su di un seguitissimo social network professionale il cui contenuto riportiamo qui di seguito.
“Di fatto trovare ancora nel 2024 reti di agenti monomandatari fa preoccupare. Non si tratta di una libera scelta degli agenti, ma di pressioni commerciali fatte in vario modo per eludere una norma di legge. Autorità e Governo prima di pensare a nuove leggi per regolamentare la concorrenza e i prezzi, dovrebbero far applicare quelle che già ci sono”.
Vi starete giustamente chiedendo del perché diamo spazio ad un post qualunque scritto non si sa da chi. In realtà, il post in questione non è stato scritto da un utente qualsiasi, ma da un componente di una delle più importanti commissioni tecniche del Sindacato Nazionale Agenti. L’autore è persona vicina allo stesso Presidente Demozzi che lo ha investito direttamente dell’incarico ufficiale nell’ambito dei quadri dirigenti dello SNA.
Ovviamente l’Agente monomandatario presso il quale ci trovavamo (peraltro iscritto SNA), non è sembrato particolarmente felice di leggere un post di un esponente del suo Sindacato che di fatto gli dava del “sottomesso ed incapace di fare una libera scelta professionale in quanto succube di pressioni commerciali della Compagnia”.
Probabilmente quella dichiarazione pubblica non era nient’altro che una stravagante uscita personale del rappresentante SNA, magari volta semplicemente a mettersi in mostra quale autorevole “sindacalista”, così come era altrettanto probabile che lo stesso SNA ne ignorasse completamente la pubblicazione.
Il post tuttavia era chiaro e non dava spazio ad interpretazioni ma soprattutto era a firma di uno dei quadri dirigenziali dello stesso SNA. Una delle problematiche principali di quando si rientra in un organigramma di rappresentanza è proprio il fatto che le parole e gli atti compiuti possono ricadere in capo al rappresentato.
Abbiamo invitato il nostro cliente a replicare, ma ha declinato l’invito per quell’inspiegabile senso di “paura” che attanaglia la categoria, ancor di più inspiegabile se provato nei confronti della propria rappresentanza sindacale. Abbiamo quindi optato per un sorta di “esperimento sociale” che ben si incastrava con il più divertente (dobbiamo ammetterlo!) filone di “verifica punti a mani del maldestro giocatore di Poker” che abbiamo inaugurato da qualche tempo.
Abbiamo infatti inviato alla Pec ufficiale dello SNA (la stessa che fino a qualche anno fa tenevano ben nascosta e che abbiamo costretto loro a pubblicare!) lo screenshot di quel post che nel frattempo aveva avuto notevole diffusione e molti commenti, soprattutto negativi.
Oggetto della nostra Pec, la formale richiesta al Sindacato di esprimersi nel merito prendendo eventualmente le distanze dalle dichiarazioni del proprio esponente oppure di chiarirle in qualche modo. In difetto, quella dichiarazione non poteva che intendersi quale inequivocabile pensiero dello stesso SNA e del suo EN.
Sapete quali sono stati gli sviluppi di questo “esperimento sociale”? Nessuno.
A distanza di oltre un mese, quel post è tuttora on line ed il Sindacato si è ben guardato dal porre in essere qualsiasi correttivo: Nessuna presa di distanza, nessuna precisazione. Sarebbe stato sufficiente un piccolo commento chiarificatore da parte del Presidente Demozzi (o chi per lui).
Se ne può dedurre che per l’Esecutivo SNA, gli Agenti monomandatari e/o le intere reti agenziali con questa caratteristica, sono tali non certo per una loro libera scelta ma sol perché soggiogati dalla mandante.
In buona sostanza, per il Sindacato Nazionale Agenti i monomandatari si caratterizzano per scarsa personalità ed attributi.
Peccato che l’80% dei quadri dirigenti dello SNA siano composti proprio da Agenti monomandatari. Ciò sta a testimoniare ancora una volta che in questo Sindacato imperversa purtroppo il “pensiero unico”, quello di chi può vantarsi di avere ben quattordici mandati di Compagnie diverse (gli vogliono così bene che sembra quasi facciano a gara per dargliene uno!).