Mentre il Demozzi si sottrae al confronto, il Convegno sull’ANA 2003 cattura tutti.
Oggi possiamo pacificamente giungere ad una conclusione: Il Presidente pro tempore del Sindacato Nazionale Agenti, Cav. dott. Claudio Demozzi, si sottrae sistematicamente a qualsiasi confronto e/o contradditorio con gli altri rappresentanti di categoria.
E’ accaduto per l’appuntamento del 4 luglio 2019 a Bologna, organizzato da Anapa Rete ImpresAgenzia ed incentrato su quella che all’epoca si sperava potesse essere la riapertura del tavolo dei lavori con Ania.
E’ accaduto nel corso del congresso elettivo SNA di Cagliari di aprile 2023, allorquando il Demozzi non ha proprio replicato alla insistenti richieste del Candidato concorrente di effettuare un confronto pubblico in quella sede.
E’ accaduto in occasione dell’assemblea del GAZ del giugno 2024 allorquando il Demozzi, seppur invitato, non si è presentato per “impegni già concordati” inviando al suo posto il Vice presidente vicario (con annesso discorso di basso profilo).
E’ accaduto oggi pomeriggio a Padova nel convegno organizzato da “Cambiare si Può” sul rinnovo dell’ANA 2003 al quale hanno aderito tutti, tranne lui. Anzi, come ben noto, con comunicazione inviata a tutti gli Associati SNA il Demozzi ha preso le distanze dal Convegno invitando addirittura a non parteciparvi.
Agatha Christie diceva “un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova”. Siamo al cospetto di ben quattro indizi (di cui noi siamo a conoscenza, magari son di più), per cui è acclarato che il presidente SNA non regge il confronto laddove siano presenti esperti, candidati concorrenti, Presidenti di Gruppi aziendali e/o Presidenti di altre associazioni Sindacali.
Visto il tema vitale (rinnovo ANA), erano tutti speranzosi di confrontarsi con quella che si autocelebra da sempre come la “sigla più rappresentativa della categoria”, ma il suo Presidente si è tristemente sottratto per l’ennesima volta al confronto.
E’ acclarato oramai che gli unici appuntamenti dai quali il presidente SNA non si tira mai indietro sono le interviste con i responsabili di Snachannel, i confronti istituzionali nei quali è chiamato a leggere suoi interventi, le comparsate televisive e radiofoniche, i vari tour propagandistico/elettorali della sua persona ed ovviamente i congressi SNA.
Insomma, tutte occasioni nelle quali si trova al cospetto di domande compiacenti e/o concordate oppure si limita a leggere alla platea il suo solito discorso. Si è abilmente creato una sorta di confort zone nella quale ha modo di esibirsi in (monotoni) monologhi infarciti di grafici creati ad arte. Una platea ristretta di iscritti SNA, sempre presenti nelle occasioni importanti e che lui stesso definisce “militanti”, si occupa invece degli applausi.
In tutti questi aspetti tipicamente narcisisti, dobbiamo riconoscere che ha saputo creare una macchina efficiente e ben organizzata a sostegno del suo “potere”. Al termine dei monologhi è sempre consapevole di ricevere solo applausi che prescindono dai contenuti dei discorsi stessi, cosa che ovviamente non accadrebbe in occasione di confronti e dibattiti pubblici dove le sue (stravaganti) teorie verrebbero facilmente confutate mettendolo in difficoltà. Ne abbiamo prova diretta avendolo messo in difficoltà con un paio di domande scomode nel corso di uno dei tanti identity Tour dello SNA (leggasi campagna elettorale autoreferenziale).
Un circolo vizioso insomma, nell’ambito del quale ha furbescamente scelto di non esporsi MAI in nessuna occasione pubblica che non sia stata preventivamente messa in sicurezza. A completare il quadro ci pensano poi i canali d’informazione della propaganda di partito che ne esaltano le gesta (!?). Il Presidente di “Cambiare si può” ci ha svelato di aver addirittura chiesto in via preventiva al presidente Demozzi di indicare una data utile ai fini dell’organizzazione del Convegno, ma non si è degnato neanche di rispondere. Pensate un po’, pur di farlo presenziare, il Convegno stesso sarebbe stato organizzato in funzione della disponibilità indicata da “Sua Maestà” Demozzi.
Comprendiamo che trattasi di atteggiamento quasi obbligato visto che in un confronto pubblico verrebbe letteralmente annichilito ed è una cosa che non può proprio permettersi agli occhi di militanti ed adepti. L’ultima figuraccia sull’acquisizione del mandato di una Compagnia on line (sul punto è da sganasciarsi dalle risate l’ultima intervista che vi smonteremo !), sconsiglia ancor di più la partecipazione ad eventi pubblici che prevedano un confronto. Resta il fatto che l’opportunismo di questo atteggiamento non è degno di una rappresentante sindacale, più in generale non lo sarebbe in qualsiasi contesto democratico in cui si riveste un incarico apicale.
Avete mai visto trasmissioni televisive a sfondo politico, tribune elettorali, tavole rotonde e/o dibattiti che vengono sistematicamente snobbati dai rappresentanti del Governo e/o dai politici di maggioranza? Noi no, anche perché se lo facessero non verrebbero rieletti.
Incredibile a dirsi ma a quanto pare nel mondo SNA vale esattamente il contrario ed allora l’appuntamento è per l’imminente Congresso SNA dove adepti e pretoriani saranno come al solito chiamati all’applauso.
Del Convegno sull’ANA 2003 organizzato dall’Associazione “cambiare si può” possiamo semplicemente dire che i relatori, i nostri applausi, se li sono strameritati. Per non parlare della tavola rotonda a chiusura dell’evento con i Presidenti di Gruppo Ulivieri e Lazzaro e con Umberto D’andrea e Paolo Iurasek rispettivamente vice presidente di Uniagenti ed Anapa. Sala stracolma e platea catturata dal dibattito con interventi e domande. Complimenti agli organizzatori ma sul dibattito in particolare ci torneremo, magari consentendovi di ascoltarlo e vederlo per intero, perché a raccontarvelo non riusciremmo a rappresentare appieno quanto sia stato istruttivo e coinvolgente.
PS: dobbiamo ammettere però che il Demozzi ha fatto bene ad invitare gli iscritti SNA a non partecipare, il rischio di aprire gli occhi e cominciare a capire era veramente troppo elevato (!).