News

Agents Consulting | Studio professionale di consulenza tecnico giuridica al servizio degli agenti di assicurazione

Preventivatore Pubblico 1

La lettera all’IVASS: chiariteci il rebus !

Leggetevi questa lettera di Demozzi all’IVASS (leggere qui cliccando sul riquadro) che con soddisfazione i canali dello SNA stanno diffondendo.
Aiutateci a capire se si tratta di un rebus stile “settimana enigmistica” del quale si chiede la soluzione all’IVASS, se è uno scherzo oppure se si sta analizzando un caso clinico sul disagio mentale di un ipotetico assicurato.
Riepilogando: secondo il Demozzi ci sarebbero alcuni Agenti associati SNA che segnalano l’esistenza di clienti che si presentano in agenzia senza aver interrogato il preventivass, fin qui nulla di strano.
L’Agente chiede al cliente i dati utili per interrogare il preventivatore al posto suo ma quest’ultimo non fornisce alcuna informazione e/o alcun consenso al trattamento dei dati. Sempre il cliente pretende però di assicurare la sua auto invocando “l’obbligo a contrarre” previsto dall’art. 132 del Codice delle Assicurazioni Private. Qualcosa non quadra: il cliente per pretendere “l’obbligo a contrarre”, dovrà pur fornire i suoi dati personali per fare la polizza, o no?
Per gli Agenti monomandatari (la maggioranza) quando si emette una polizza, il sistema della Compagnia fa interrogazione a preventivass in automatico e fornisce un codice. Per i plurimandatari magari è diverso perché dovrebbero procedere in autonomia con le rappresentate, ma l’esempio del Demozzi è più che altro un caso psichiatrico.
Per risolvere questo inverosimile caso clinico, e sempre che la pazienza dell’intermediario regga, una volta che l’assicurando ha fornito i dati per preventivo RCAuto, l’Agente potrebbe fare un’interrogazione al volo del Preventivatore e comunicare i risultati al cliente che firma apposito modulo.
L’agente non deve neanche più fornire alcun supporto cartaceo, ma deve solo informare l’assicurato. L’interrogazione risulta dal sistema ed in questo caso limite l’Agente plurimandatario può sempre stampare e far firmare la consultazione al cliente stesso.
Nel caso estremo in cui il cliente si rifiuti di firmarla e la pazienza dell’Agente continua clamorosamente a reggere, l’intermediario può sempre predisporre una rapida dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà (art. 47 D.P.R. 445/2000) con la quale può anche autocertificare fatti (finanche riferiti ad altre persone) e quindi acclarare il rifiuto a prendere visione del Preventivass.
A quel punto se il cliente/assicurato dopo aver fornito dati, dopo aver rifiutato la visione dell’interrogazione preventivass, dopo aver invocato “l’obbligo a contrarre”, accettato le condizioni e firmato la polizza, dopo aver pagato il premio e perfezionato il contratto e soprattutto dopo aver avuto la fortuna di non essere stato scaraventato dalla finestra, cos’altro dovrebbe e/o potrebbe fare? invocare la nullità della polizza sostenendo di non aver avuto dall’Agente la consultazione del preventivass? E fatelo fare.
Al di là dello “stato di agitazione” degli associati SNA che in teoria non dovrebbero proprio far ricorso al preventivass (altrimenti ci sfugge il concetto di “agitazione”), al di là del fatto che l’Ivass continua a sostenere che il Reg. 51/2022  recepito dal CAP è stato interamente concordato con lo stesso SNA, ma secondo voi, ad oggi, quanti casi estremi come quello prospettato dal Demozzi si possono contare nelle migliaia di agenzie operanti sul territorio nazionale?
Ve lo diciamo noi: NEANCHE UNO.
E’ ovviamente un “caso accademico” scaturito dalla fervida fantasia del Demozzi che, guarda caso, giunge alla vigilia del Comitato centrale dello SNA.
Risolto il caso del fantasioso cliente che non vuol dare i suoi dati per il preventivass, ma al tempo stesso pretende che gli si faccia la polizza RCAuto per “l’obbligo a contrarre”, analizziamo altro caso patologico: l’esigenza del “consenso”.
A corto di risultati concreti, il Presidente SNA ha evidentemente la necessità di generare consenso in occasione del Comitato centrale. Tenta di farlo attraverso letterine di questo tipo all’indirizzo dell’Ivass che tuttavia certificano solo la scarsa considerazione che egli nutre nei confronti dell’intelligenza e della preparazione dei suoi colleghi.
Una letterina con la quale tenta di accaparrarsi l’applauso dei presenti al Comitato, per l’arcigna battaglia (!?) che vuol far credere di portare avanti nei confronti del Preventivass. Ed allora tenetelo contento, al termine della relazione/monologo della prevedibile durata di un paio di ore non fategli mancare un bell’applauso.
Fatelo per lui, ne ha veramente tanto tanto bisogno.