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Incoerenza

Invenzioni, incoerenza e pretese di Demozzi sul tema dei dati -1^ parte

Nella Gazzetta Ufficiale n.205 del 4 settembre 2018, è stato pubblicato il D.Lgs 10.08.2018, n.101, inerente il Decreto di adeguamento della normativa nazionale al Regolamento Europeo sulla Privacy 2016/679 del Parlamento europeo del 27 aprile 2016 (GDPRGeneral Data Protection Regulation).
Il D.Lgs n. 101/2018, vigente dal 19 settembre 2018, ha apportato numerose modifiche ed abrogazioni al Codice in materia di protezione dei dati personali (D.Lgs 30.06.2003, n.196 – cosiddetto “Codice”) armonizzandolo alle nuove regole del Regolamento Europeo.
Per quanto riguarda la Privacy, sin dal 2016 si era quindi a conoscenza di interventi legislativi europei che i singoli Stati membri avrebbero dovuto poi recepire.
Il GDPR si rivolge soprattutto alle grandi aziende che trattano dati personali nell’Unione Europea, per cui una volta entrato in vigore il D.lgs 101/2018 le Compagnie di assicurazioni han dovuto cominciare ad adeguarsi.
Di conseguenza anche i Gruppi Agenti hanno cominciato a subire le “pressioni” delle mandanti affinché si raggiungessero specifici Accordi nel rispetto del nuovo Decreto. Non dimentichiamo infatti che in primis chi materialmente raccoglie, elabora e tratta i dati personali dei clienti sono proprio gli intermediari.
Doveva e poteva essere il 2017/2018 il momento giusto per il rinnovo dell’ANA 2003. Le organizzazioni sindacali degli Agenti in quel frangente avrebbero dovuto lavorare con grande maestria e diplomazia per il rinnovo di un Accordo collettivo che recepisse le novità.
Responsabile obiettivo doveva essere quello dell’introduzione nell’ANA di una norma che tutelasse gli Agenti sul trattamento dati o, quantomeno, arrivare ad una posizione di equilibrio tra le parti che tracciasse la strada ai successivi Accordi di secondo livello.
La concreta ripresa delle trattative per il rinnovo dell’ANA è avvenuta invece solo nel 2021 per interrompersi definitivamente nel maggio del 2022 ma già nel 2019 ad un primo accenno di riapertura del tavolo, lo SNA fu l’unica sigla a porsi di traverso. Nel frattempo, sul tema del trattamento dati, si è ovviamente concretizzato il percorso contrario, vale a dire: si sono susseguiti Accordi di secondo livello tra Compagnie e Gruppi Agenti.
Il Presidente SNA oggi si prende il lusso di scrivere post di questo tenore: “sono tutti d’accordo a rivendicare per gli Agenti la TITOLARITA’ AUTONOMA del trattamento dei dati dei clienti; perchè allora poi firmano Accordi di co-titolarità con tanto di limitazioni e condizionalità nell’uso dei dati dei clienti agenziali ?!”. Quest’uomo si erge a paladino di non si capisce bene cosa, visto che ha responsabilità indicibili sull’argomento.
Voltaire soleva dire che “La politica è il mezzo attraverso il quale persone senza morale comandano su persone senza memoria”, ed allora proviamo un pò a rinfrescare la memoria ed a ricostruire gli eventi, perché 
il tema dei dati rappresenta per lo SNA un coacervo di fantasie, invenzioni, confusione e contraddizioni che oggi (volutamente) sfociano in una presa di posizione irricevibile per la controparte.
Nel lontano 2013, ancor prima del D.lgs 101/2018, a fronte dei primi Accordi sui dati, a specifica richiesta di interessamento da parte dei Gruppi agenti Allianz nel merito del redigendo accordo con la Compagnia, il Presidente Demozzi ebbe a rispondere: «Vi informiamo che il parere tecnico giuridico espresso dai nostri legali sul contenuto della documentazione da voi prodotta in bozza (non ancora sottoscritta dalle parti) e per comodità definita “accordo sulla privacy/digital” è positivo. Nulla osta pertanto, sotto questo aspetto, al perfezionamento dei relativi atti. Ci preme ribadire che non trattandosi di accordo integrativo, l’atto che ci avete trasmesso non è soggetto alla procedura di ratifica di cui allo Statuto SNA. Con i migliori saluti» (le sottolineature sono le nostre ovviamente).
All’epoca il ben poco lungimirante presidente SNA, non aveva affatto compreso l’importanza della materia che evidentemente cominciò a “realizzare” soltanto qualche anno dopo per effetto dell’introduzione del GDPR. Solo nel 2017 infatti il Demozzi cominciò ad approcciarsi al principio di titolarità autonoma dei dati in capo agli Agenti https://www.tuttointermediari.it/demozzi-agli-agenti-attenzione-alla-differenza-che-ce-fra-essere-titolari-o-contitolari-dei-dati-dei-clienti/
Sull’onda di questa nuova posizione, nel dicembre del 2018 la delegazione SNA si rese protagonista di una pessima (ma veramente pessima !) figura presso il Garante della privacy. Dopo un confronto con la predetta Autorità amministrativa infatti lo SNA, con una comunicazione ai propri iscritti, ebbe ad inventarsi che «secondo il Garante l’agente di assicurazione assume sempre il ruolo di titolare (autonomo) del trattamento dei dati dei clienti».
Questo scriveva lo Sna, fantasticando anche di una presunta nullità dei contratti firmati dai Gruppi Agenti, in particolare quelli non conformi al quadro normativo vigente, di contitolarità o di nomina a responsabile del trattamento per conto delle Compagnie mandanti. DATI DEI CLIENTI_ «L’AGENTE ASSUME SEMPRE IL RUOLO DI TITOLARE AUTONOMO DEL TRATTAMENTO». PER LO SNA, DUNQUE, GLI ACCORDI CON LE COMPAGNIE SONO NULLI – TuttoIntermediari-1-3
Naturalmente di lì a qualche giorno il Garante della Privacy fu costretto a smentire le fantasiose conclusioni cui era giunto lo SNA nel corso di quell’incontro AGENTE SEMPRE TITOLARE AUTONOMO DEL TRATTAMENTO DEI DATI – IL GARANTE DELLA PRIVACY SMENTISCE LO SNA
Nel 2019, in occasione della sottoscrizione del nuovo Accordo Allianz di sostanziale “contitolarità dati”, su “Tuttointermediari.it” apparve questo articolo nel quale era dato leggersi: “Per quanto riguarda l’accordo sui dati, dopo l’approvazione da parte della Consulta ha ricevuto il via libera anche dallo Sna, che lo ha ratificato ritenendolo coerente con i suoi indirizzi politici” → Articolo TuttoIntermediari
Anche nella stravagante proposta di rinnovo dell’ANA avanzata dallo stesso Sindacato Nazionale Agenti e denominato “ANA 2019”, sull’argomento ambiguità ed incoerenza regnano sovrane. All’art. 7bis infatti è dato leggersi: “Impresa e agente raccolgono e trattano i dati dei clienti, previo consenso degli stessi, nel rispetto delle vigenti normative, rivestendo il ruolo di titolare del trattamento dei dati”, come da evidenza non v’è alcuna specifica se i rispettivi ruoli siano di contitolarità o di titolarità autonoma, per quanto dalla lettura sembrerebbe molto più plausibile la prima ipotesi→ANA2019 proposta SNA art. 7Bis
Folgorato sulla via di Damasco, ad un certo punto il Demozzi ha deciso di prendere una netta e definitiva posizione. Lo ha fatto al tavolo del rinnovo ANA, impuntandosi sull’irricevibile concetto della rispettiva titolarità autonoma dei dati tra le parti e facendo saltare di fatto la trattativa.
Riepilogando: l’iniziale orientamento dello SNA era quello di demandare ai singoli Gruppi Aziendali le trattative sui dati per le quali non era ritenuta neanche necessaria la ratifica da parte dello stesso SNA. A seguire, il Sindacato ha invece ratificato accordi di “contitolarità” dei dati tra Imprese mandanti ed agenti mandatari, ritenendoli coerenti con i propri indirizzi politici. Per finire, in occasione della riapertura del tavolo per il rinnovo dell’ANA 2003, si è impuntato sul principio della rispettiva Titolarità autonoma dei dati, facendo irresponsabilmente saltare la trattativa per il cruciale rinnovo dell’Accordo collettivo.
Al di là del comportamento ondivago, v’è da segnalare come su temi altrettanto essenziali come la “qualità del dato prodotto” e/o i “criteri di valorizzazione e quantificazione economica dei dati”, ad oggi lo SNA non è riuscito ad esprimere un solo concetto utile.
Il cambio di rotta nasconde in realtà una grande opportunità che in itinere il Demozzi si è accorto 
furbescamente di poter sfruttare. Ma di questo parleremo nella seconda parte di questa news, perché sull’argomento andremo finalmente a “scoprire le carte” su di un giochino in atto estremamente pericoloso per l’intera categoria degli Agenti di Assicurazione.
Vi consigliamo di non perdere la seconda parte di questa news, perché faremo finalmente chiarezza su molte cose che la propaganda targata SNA ha interesse a non farvi comprendere (riuscendoci perfettamente, dobbiamo dire !). 

Studio Professionale Agents Consulting
dott. Gianluca Sostegno