“Scacco matto” all’intelligenza altrui.
Non che avessimo dubbi, ma abbiamo avuto la definitiva conferma della scarsa stima che il Presidente SNA nutre nei confronti dei propri colleghi e della loro intelligenza.
La recente lettera inviata agli iscritti e ripresa pubblicamente dai canali ufficiali del Sindacato, certifica inoltre che questa “considerazione” dell’intelligenza altrui è prerogativa di tutto il suo entourage oppure che si è compiuta una sorta di totale genuflessione alle teorie strampalate del Presidente.
Ci riferiamo alla lettera sul “trattamento economico minimo” da riservare agli agenti, con la quale si è superato ogni limite.
“Abbiamo proposto ai Gruppi Aziendali Agenti un trattamento economico minimo al quale ambire, nei prossimi confronti con le Imprese, per giungere finalmente ad un reale riconoscimento del valore del nostro lavoro”, questo è quanto si legge nella lettera. Ma davvero?
Era quindi di una semplicità estrema la soluzione a questa gravosa problematica, bastava indicare ai Gruppi Aziendali il trattamento minimo al quale “ambire” nel confronto con le Compagnie. “E’ così che si combatte la crisi di redditività che attanaglia le nostre agenzie!”, tuona il Presidente.
Mannaggia alla miseria, ma perché non gli è sovvenuto prima?
Per agevolare il compito dei vari Gruppi agenti, il Sindacato si è anche preoccupato di rendere pubblico il prospettino delle tabelle provvigionali minime cui ambire per il futuro (una mappa concettuale torna sempre utile, metti che non capiscano bene il geniale assist che lo SNA sta fornendo loro !).
Attenzione però, non è una cosa da farsi subito, vi piacerebbe. Il buon Demozzi nella Sua lettera ha specificato che è una iniziativa da attuarsi nei prossimi confronti con le Imprese.
Un noto comico direbbe: “Ed anche oggi, si fa l’amore domani!”.
Ma come? Ha appena avuto l’opportunità di far valere questo principio nell’ambito del congresso di uno dei più importanti e numerosi Gruppi aziendali operanti sul territorio nazionale (unipolSai) ed “oggi” il Presidente SNA se ne esce con un “però lo facciamo domani” (!?). Non erano maturi i tempi? Non se l’è sentita di mettersi contro Compagnia e Gruppo agenti che lo avevano invitato a fare passerella sul loro palco?
Insomma, cari agenti SNA, dovete attendere che scadano tutti gli accordi Aziendali tra Compagnie e Gruppi aziendali e solo a quel punto interverrà inesorabile lo SNA con la sua tabella. Dovete avere fede e pazienza, soprattutto pazienza.
D’altronde non c’è fretta particolare, così come non c’è nessuna fretta nel rinnovare l’ANA. Per il Demozzi le cose vanno fatte con la dovuta calma, perché il mantra del “Meglio nessun accordo che un pessimo accordo!” è sempre valido.
Tuttavia per attuare la geniale idea del “trattamento minimo” (sempre al prossimo giro), occorre dare allo SNA la giusta forza. Nel merito il Presidente così si esprime: “Ma per fare ciò occorre un Sindacato forte. Il numero dei nostri iscritti paganti, negli ultimi dieci anni è in costante crescita ed ha raggiunto un indice di rappresentatività mai sperimentato in passato. Per proseguire senza se e senza ma, lungo questa strada, abbiamo bisogno del sostegno di tutti”.
Quindi un “Ma” condizionale ci sarebbe: aumentare il numero degli iscritti paganti, ergo far entrare più soldi nelle casse dello SNA (ndr: L’ultima volta che si sono ritrovati con una liquidità importante, l’hanno impiegata per acquistare i locali adiacenti di via Lanzone a Milano per stare più larghi e più comodi, hanno patrimonializzato lo SNA come se fosse un’immobiliare e non un’associazione a tutela degli iscritti !).
Evidentemente i numeri non sono ancora sufficienti e SNA non è ancora forte per ambire ad un ruolo guida di questo tipo, nonostante ogni tre per due parlino di diecimila iscritti. Ma esattamente a quanti iscritti bisogna arrivare? al 100% degli intermediari? perchè in questo caso i tempi si allungherebbero non poco, vista anche l’attuale frammentazione della categoria, “casualmente” iniziata con l’era Demozzi.
Una domanda sorge spontanea: Ma i gruppi aziendali non aderenti a SNA possono mutuare la geniale idea delle provvigioni minime da proporre alla Compagnia, oppure esiste una specie di copyright sulle tabelline rese pubbliche dal Sindacato? No, no aspettate…. magari per avvalersene sarebbe più utile che confluissero tutti in SNA. Che ne dite?
Scusate la vena ironica, ma come si fa a non esserlo a fronte del maldestro tentativo di arrivare ad una sorta di “scacco matto” all’intelligenza altrui?
Vi abbiamo suggerito più volte di mandarli a casa alle prossime elezioni. Ci siamo sbagliati, dovreste invitarli a rassegnare le dimissioni sin da subito e nelle prossime news non mancheremo di fornirvi ulteriori gravissime motivazioni del perchè dovreste farlo.
Stay tuned.
Studio Professionale Agents Consulting
dott. G. Sostegno