Nel rapporto di agenzia fate attenzione a questo.
Proviamo a darvi qualche indicazione utile nella gestione del rapporto di agenzia e che può tornare preziosa se il rapporto dovesse interrompersi per qualsiasi motivo.
Oramai le Compagnie abbinano alle polizze Rcauto tutta una serie di servizi aggiuntivi, come ad esempio la famosa “Black box” da applicarsi sulla batteria dell’auto per la relativa alimentazione.
Ebbene, abbiamo contezza del fatto che quando l’assicurato restituisce in agenzia questo apparecchio, le direttive delle Compagnie prevedono il non rilascio al cliente di alcun tipo di ricevuta.
Tanto meno viene chiesto all’agenzia di comunicare e/o certificare l’avvenuta restituzione. Nessuno degli agenti approfondisce la questione. Nessuno che si chieda perché non venga predisposto un modello per la restituzione di questa “scatola nera”.
Ci sono agenti che si ritrovano a riconsegnare in sede di chiusura del rapporto di agenzia, sacchi interi contenenti centinaia e centinaia di questi apparecchi restituiti dagli assicurati.
In caso di scioglimento del mandato, queste “scatole nere” non vengono neanche elencate nel verbale di riconsegna da parte degli ispettori incaricati. Trattasi (ovviamente) di operazione “fastidiosa” che vedrebbe impegnati i dipendenti della Compagnia nel riportare a verbale un lungo elenco di numeri identificativi.
Perché vi diamo queste informazioni? Perché nel merito di questa (apparentemente) innocua “scatola nera”, può accadere l’inverosimile.
Quell’insulso apparecchietto infatti potrebbe tramutarsi in un boomerang ai danni dell’agente in quanto rappresenta per la Compagnia occasione utile per destabilizzare il rapporto tra ex agente e clientela assicurata.
Vi spieghiamo come.
A rapporto cessato la Compagnia potrebbe far partire (se torna utile) all’indirizzo degli assicurati, centinaia di lettere con le quali si comunica la mancata restituzione della scatola nera. In subordine alla restituzione, viene intimato il pagamento del corrispettivo valore come se fosse nuovo (per un importo anche piuttosto importante !).
Dimostrare l’avvenuta restituzione è circostanza impossibile sia per il cliente che per l’ex Agente mandatario.
Immaginate la reazione degli assicurati che alla ricezione di quella lettera si recano in agenzia per contestarne il contenuto al loro intermediario di fiducia. L’agente nel frattempo ha cambiato Compagnia e tenta di mantenere saldo il rapporto fiduciario con gli assicurati che, a quel punto, potrebbe essere compromesso.
L’unica soluzione per il povero Agente è quella di farsi carico del costo richiesto dalla Compagnia. Un disastro, insomma. Un disastro che non è puramente teorico, perché si è più volte concretizzato.
Nella nostra scrupolosa attività professionale abbiamo cura che tutto ciò non accada, tuttavia né dai Gruppi aziendali, né tantomeno dalle varie sigle sindacali (nessuna esclusa), giungono nel merito informative ai colleghi. Semplicemente ignorano il problema.
Lo ignorano perché non forniscono sul “campo di battaglia” alcun tipo di assistenza sindacale.