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Continuiamo a parlare del “Patto 3.0” di UnipolSai e delle reazioni che ha suscitato negli oltre duemila agenti della rete.
Ebbene, c’è chi si lamenta a destra e chi si lamenta a manca. Chi sostiene di aver fatto dei calcoli e questo patto gli farà perdere non meno di 50 mila euro di provvigioni all’anno. Chi non ha capito praticamente nulla dei criteri di applicazione. Chi si lamenta della preponderanza delle provvigioni variabili e della loro impossibilità di calcolo, chi sostiene che nei rappel RE ci si perde non poco. Chi solleva dubbi su presunti Commissioni paritetiche (se c’è di mezzo la Compagnia non sono mai tali), chi giustamente si chiede da dove rivengano i dati della contattabilità del mercato che il presidente AUA sciorina nel corso degli incontri (glieli ha forniti, la Compagnia?) e molto altro ancora.
Alcuni agenti dell’Emilia Romagna ci riferiscono di aver fatto addirittura una mozione territoriale di “bocciatura” nel merito del patto 3.0 da leggersi in assemblea a Bari. Un fermento totale insomma.
Per la quantità degli sfoghi raccolti potremmo andare avanti per un bel pò, per non parlare delle chat esplosive in tutta Italia con lamentele di ogni tipo da parte degli agenti. A proposito, delle aliquote di garanzia del precedente patto, in attesa della singola firma, ve ne hanno parlato?
Al di là delle provvigioni, è un patto che mortifica il plurimandato, prodotto idoneo, libera concorrenza, interessi del cliente, IDD e molti altri concetti cardine anche dello SNA che sol per questo dovrebbe bocciarlo su tutta la linea e mandarlo indietro al mittente.
Sembra non esserci un solo agente UnipolSai che sia pienamente convinto e soddisfatto di questo “Patto 3.0”, fatta eccezione per la Giunta Esecutiva di AUA che lo propone in accordo con la Compagnia.
Ma adesso vi sveliamo un segreto: siamo dotati di una “sfera di cristallo” in grado di prevedere il futuro. L’abbiamo interpellata e sul tema ci ha fornito il seguente responso: “In verità vi dico che lo SNA dirà che è un patto vantaggioso e migliorativo in termini provvigionali, che presenta degli aspetti da migliorare e che in ogni caso non v’è alcun obbligo di firma da parte di AUA per cui il Sindacato si rimette alla libera determinazione degli agenti. In verità vi dico, che il Patto 3.0 verrà approvato a “Beri” con votazione palese per alzata di mano dalla quasi totalità degli agenti presenti”.
Sappiate che la nostra sfera di cristallo non sbaglia mai e l’abbiamo pure acquistata nel capoluogo pugliese!.
Se in quel di Bari si procedesse a scrutinio segreto, il “Patto 3.0” verrebbe bocciato all’unanimità. A scrutinio palese per alzata di mano (così come abbiamo letto nella nostra sfera di cristallo), il Patto vedrà un autentico plebiscito a suo favore.
A seguito dell’approvazione, il Presidente AUA si vanterà a vita di questo successo (giustamente) e la Compagnia gongolerà non poco nel vederlo concretizzato.
C’è poco da fare, il mondo degli agenti di assicurazione è di un fascino assoluto. Noi che l’osserviamo dall’esterno, rimaniamo incantati ogni volta.
Rappresentanze aziendali e Sindacali che incassano fior di quattrini dagli agenti e che si adoperano per questo tipo di accordi, con tanto di timor reverentialis degli stessi agenti nei confronti delle proprie rappresentanze (!?).
Tutto questo potrebbe essere materia di studio per sociologi.
Cari agenti UnipolSai, dopo aver letto tutta sta pappardella di “sedicenti consulenti“, che cercano di convincervi di cose strane che non conoscono, adesso è necessario non deludere AUA ed Unipolsai che tanto si sono impegnati per il vostro bene. A richiesta bisogna alzare la mano, sorridenti.
Vabbè anche non sorridenti, gradiscono uguale.
Faber est suae quisque fortunae.