Sara Ass.ni: dalla nascita, alla crescita al protagonismo dei risultati !
Altro giro, altra corsa. Continuiamo a leggere sul web di mirabolanti dichiarazioni dei rappresentanti delle Compagnie assicurative. E’ il turno di Rosario Alessi, Presidente onorario di Sara Assicurazioni Spa, che durante l’ultima convention dedicata alla rete agenziale, ha avuto modo di dichiarare: «I top manager fanno delle promesse che non hanno mai implementato, perché vanno via e quindi chi subentra poi naturalmente cestina il lavoro fatto. In Sara non è cosi. Noi siamo avvantaggiati dal fatto che il nostro direttore generale Alberto Tosti lavora qui da 25 anni. Ha fatto Sara, l’ha vista crescere, c’è un suo protagonismo che dobbiamo riconoscere nei risultati».
Il Presidente onorario di Sara Ass.ni, in quanto tale, è probabilmente al di fuori delle dinamiche gestionali della sua stessa Compagnia. Il dr. Alessi andrebbe infatti erudito circa i comportamenti dell’Impresa nei confronti della rete agenziale, vale a dire la medesima platea alla quale ha manifestato gli “entusiastici” apprezzamenti in favore del consolidato management targato Sara Assicurazioni Spa.
Ad esempio, i tanto celebrati manager che gestiscono da sempre Sara Ass.ni Spa sono evidentemente (da sempre) responsabili della discutibile gestione della polizza fideiussoria ex art. 4 ANA. Una polizza fideiussoria farlocca per la quale risulta contraente direttamente la Compagnia in luogo del gruppo agenti e che quindi determina un potenziale reato di truffa ai danni degli stessi agenti.
Ma non basta. Sempre i decantati manager di questa Compagnia hanno eletto sul territorio nazionale un loro “agente pupillo” della Lombardia al quale viene concesso di tutto e di più, come, ad esempio, l’affidamento di portafogli in giro per l’Italia.
Il management che “ha fatto SARA e che l’ha vista crescere”, per riprendere le parole di Alessi, “propone” di far entrare l’agente/pupillo nel capitale sociale delle varie agenzie (con le quote di maggioranza ovviamente !) e/o di far diventare le stesse….delle sue subagenzie (!).
Trattasi spesso e volentieri di “proposta irrifiutabile”, tanto per citare la famosa frase di un film vincitore di molti premi oscar. Il rifiuto infatti comporta tutta una serie di nefaste conseguenze.
Si parte dall’abbattimento della scontistica fino all’apertura di una subagenzia dell’agente/pupillo sul territorio del povero agente/riluttante. Questa subagenzia assume a sua volta tutti i dipendenti dell’agente/riluttante, avviando sul territorio una sorta di ‘concorrenza interna’ con lo stesso marchio.
La subagenzia viene aperta a centinaia di chilometri di distanza dall’agenzia mandante ma a poca distanza dall’agenzia “sotto scacco”, e si caratterizza per l’avviamento di una selvaggia campagna di sviamento clientela, ancor più devastante in quanto condotta internamente, con l’ausilio degli ex dipendenti e soprattutto con l’appoggio della stessa Compagnia.
Inutile sottolineare che il tutto si svolge nel silenzio del Gruppo agenti ed in barba a qualsiasi competenza territoriale, cui tutti gli agenti Sara Ass.ni devono invece scrupolosamente attenersi (!).
Portato allo stremo delle forze, il povero agente/riluttante rassegna le dimissioni ed il punto vendita viene così finalmente affidato all’agente/pupillo, che a quel punto può gestirlo direttamente per il tramite della subagenzia già avviata sul territorio.
Quanto sin qui rappresentato, si svolge evidentemente con la benedizione del Direttore generale e del Direttore commerciale di Sara Ass.ni Spa. Non sappiamo se anche in questi casi possa essere loro attribuito il più famoso “protagonismo che dobbiamo riconoscere nei risultati”. Crediamo di sì però. Il protagonismo c’è, i risultati pure…dovremmo rientrarci a pieno titolo.
P.S.: Attendiamo le prossime dichiarazioni del Top manager di turno !