Lo sciopero indetto dallo SNA. Il punto e l’appunto.
Domani 27 aprile 2021 sembra essere una giornata interessante per la categoria degli agenti assicurativi.
Tra le altre, ci sarà uno “sciopero” indetto dallo SNA nei confronti dell’Istituto di Vigilanza, per protestare contro la burocrazia imposta dall’Istituto ed altre penalizzazioni nei confronti della categoria. Lo “sciopero” prevede la chiusura delle agenzie in tutta Italia, con adesione dei vari Gruppi agenti. Bene.
Definizione di sciopero: “Lo sciopero è un’astensione collettiva dal lavoro da parte di lavoratori subordinati, promossa dai sindacati, avente per finalità quella di ottenere, esercitando una pressione sul datore di lavoro, un miglioramento delle condizioni lavorative. E’ insito e legittimo nello sciopero il danno alla produzione, che è la perdita economica sopportata dal datore di lavoro durante lo sciopero”.
Un alieno imprigionato nell’Area 51, tanto cara a qualche Impresa assicurativa, leggendo il proclamato sciopero dello SNA nei confronti dell’IVASS, ne dedurrebbe che gli agenti siano dei lavoratori subordinati di questo IVASS e che attraverso l’iniziativa intendono ottenere un qualcosa da questo datore di lavoro, anche arrecandogli un “danno alla produzione” per mezzo dello sciopero stesso.
Ironia a parte, ben venga questa estemporanea forma di protesta che tuttavia non arreca disagi a nessuno (se non ai clienti assicurati per 24 h) e che risulta del tutto inutile ai fini della risoluzione delle problematiche lamentate. Interpretiamolo come un segnale di “risveglio dal torpore” dello SNA, ma è ben chiaro che per l’IVASS potreste scioperare anche per una settimana di seguito, non se ne accorgerebbero neanche. Al massimo ne avrebbero sentore se si ritrovassero tutte le agenzie chiuse nel caso di un’azione del Mistery Shopping, sagace invenzione per controllare (unicamente) gli agenti.
Ma neanche le Compagnie se ne accorgerebbero più di tanto, visto che quello che non incassate per loro conto in quella utopica settimana di “sciopero”, lo incassereste al doppio nella settimana successiva, arrecando disagi e/o danni sempre ed unicamente ai clienti assicurati e sottoponendo a stress i dipendenti di agenzia (!).
Ed allora? cari gruppi Agenti, cari signori dello SNA, visto che siete co-responsabili dello scarso rispetto che ANIA e IVASS congiuntamente dimostrano nei vostri confronti, non vi sembra che sia giunto il momento di un’inversione di tendenza?
Visto che il bersaglio di questo “sciopero” è l’IVASS, perché per il futuro, a livello di provocazione, non paventate l’ipotesi di “congelare” in massa il “contributo di Vigilanza a carico delle Imprese e degli Intermediari” ? Sempre a livello di fantasiosa provocazione potreste simpaticamente trasformarlo in un “contributo di Vigilanza a carico delle Imprese”.
Le conseguenze? Non meno fantasiose della provocazione stessa.
In caso di mancato pagamento del contributo di vigilanza, decorsi 30 giorni dal termine di pagamento, l’IVASS avvia, previa diffida, la procedura di cancellazione dal RUI ai sensi dell’art. 113, comma 1, lettera e) del D.lgs. 209/2005. Niente, vi cancellerebbero tutti e venticinquemila dal RUI.
Stiamo scherzano, ovviamente. E’ una cosa che non si può fare. Non fate che ci pensate, dimostrereste anche solo per un attimo di avere una forza dirompente in grado di indurre chiunque al doveroso rispetto.
Potreste far saltare gli schemi e far valere la Vostra figura professionale.
Un rischio troppo grosso.
La speranza è che non vi limitiate ad una giornata di sciopero generale come i metalmeccanici che, al contrario di Voi, qualche risultato lo ottengono pure, visto che un “danno alla produzione” lo arrecano veramente.