La circolare dell’ultimo dell’anno del presidente della “Tripla A” di Allianz.
Ci consta una circolare del 31.12.2020 a firma di Umberto D’Andrea, Presidente della “Tripla A” di Allianz. Se il Presidente della Repubblica tiene il suo discorso di fine anno a reti unificate, il presidente dell’Associazione Agenti Allianz resta umile e diffonde il suo verbo di fine anno attraverso una circolare.
Analizziamola insieme questa circolare del più umile dei Presidenti, che così debutta: “Il mandato Allianz prevede, ai sensi dell’articolo 4 dell’Accordo Nazionale Imprese Agenti, che l’Agente debba fornire cauzione bancaria o assicurativa, per garantire il corretto adempimento delle obbligazioni assunte”.
Come direbbe qualcuno, fin qui tutto bene.
Nel secondo capoverso si legge: “Gli Agenti ex RAS ed ex Subalpina, per ottemperare a tale obbligazione, hanno aderito, fino al 31 dicembre 2020, ad una polizza Infedeltà (crime) stipulata dalla stessa Allianz, il cui premio veniva poi addebitato alle Agenzie in base al Portafoglio intermediato”.
Da qui inizia una vera e propria “arrampicata sugli specchi” a mani nude, stile free climbing, sport nel quale il presidente della “Tripla A” ha già dimostrato di essere un autentico fuoriclasse.
In primo luogo, occorrerebbe avvisare il D’Andrea che questa “polizza infedeltà crime”, esiste solo nella sua fervida fantasia e soprattutto che una polizza fideiussoria non può essere stipulata “dalla stessa Allianz” a garanzia di se stessa. Sarebbe inoltre opportuno rammentare al presidente che gli agenti ex RAS ed ex Subalpina, non hanno aderito ad un bel nulla (!). Ognuno di loro ignorava infatti che l’addebito sul rendiconto di agenzia (riportante la generica causale “polizza fideiussoria”) non rivenisse dall’adempimento di cui all’art. 4 ANA ’03, ma da un artifizio contabile posto in essere da Allianz Spa con l’avallo della “Tripla A”.
Andiamo avanti, anche perché il prosieguo del documento conferma l’indiscussa supremazia del presidente nel “free climbing da specchio”. Al terzo capoverso infatti è dato leggersi che “Per il 2021 abbiamo convenuto con Allianz che tale polizza sarà sostituita da una polizza fidejussoria stipulata con Euler Hermes, a contraenza Associazione Agenti Allianz, e adesione dei singoli Associati”.
Solo a noi viene spontaneo chiederci del perché all’improvviso per il 2021 si è “convenuto con Allianz” di sostituire una “polizza” ritenuta regolare per la quale si sostiene senza pudore che vi abbiano consapevolmente aderito gli agenti ex Ras e Subalpina? E’ fin troppo evidente che non si sostituisce un bel nulla, ma si stipula una più “regolare” polizza ex novo a contraenza “Tripla A” al fine di equiparare le posizioni di tutto le ex divisioni del gruppo Allianz.
Per la cronaca, la Euler Hermes appartiene comunque al Gruppo Allianz, ma il fatto che questa volta la contraenza sia del Gruppo agenti cambia la situazione. Piuttosto è il termine “convenuto” che risulta improprio, la frase di per sé più opportuna sarebbe stata: “è stato disposto da Allianz che tale polizza sarà sostituita da…”, a conferma di come l’autonomia decisionale della “Tripla A” risulti pressoché nulla.
Proseguendo nell’analisi della circolare, essa non manca di oltraggiare ulteriormente l’intelligenza dei colleghi Allianz: si prospettano infatti “estensioni di garanzie” e “vantaggiose” riduzioni di franchigie rispetto agli “attuali 75000 euro” di una polizza inesistente che, non a caso, non ha mai visto una sola escussione nel corso della sua presunta vita. Il presidente della “Tripla A”, insomma, la mette sotto forma di “ricchi premi e cotillon” da elagirsi in favore dei colleghi per l’ultimo dell’anno, ma qui di cotillon ce n’è uno solo, anzi, un grandissimo cotillon: quello riservato per ben dodici anni agli agenti ex Ras e Subalpina con l’addebito di una polizza farlocca, il cui unico scopo era quello di consentire ad Allianz Spa di abbattere a bilancio l’imponibile e quindi pagare meno tasse (con il benestare del Gruppo agenti e soprattutto a danno degli stessi agenti rappresentati !).
L’unico “premio” che andava riconosciuto agli ex agenti Ras e Subalpina sarebbe stato quello della “compensazione”, vale a dire esonerarli per i prossimi dodici anni dal pagamento di una polizza fideiussoria che oggi vede ristabilire una certa normalità visto che comunque il Gruppo agenti ne risulta il contraente (per quanto si ribadisce che il garantito Allianz Spa, risulta anche la controllante del garante, ma stavolta la circostanza può essere relativa !).
La simpatica circolare si conclude con l’invito ai colleghi a comunicare la “non adesione a tale polizza, entro e non oltre il giorno 8 gennaio 2021”. In buona sostanza, gli agenti che non nutrissero più alcuna fiducia nell’operato di codesto presidente, dovrebbero adoperarsi in piene festività e nel volgere di tre giorni lavorativi, per stipulare per proprio conto una complessa polizza fideiussoria che dovrebbe poi passare al vaglio di Allianz Spa. Superfluo evidenziare che il tutto richiederebbe diverse settimane (se non mesi !) e nel frattempo gli agenti “non aderenti” risulterebbero in difetto in quanto privi di garanzia ex art. 4 ANA 2003. In questo caso, siamo pronti a scommettere che quella stessa garanzia, della quale Allianz Spa ha fatto volentieri a meno per ben dodici anni, sarebbe oggetto di svariati “solleciti” da parte della Compagnia.
Il presidente della “Tripla A”, in un moto di dignità, dovrebbe rassegnare le dimissioni e, in difetto, l’intero popolo dei colleghi Allianz ne dovrebbe chiedere “la testa”. Se infatti l’assenza del requisito della dignità rende ben comprensibile il non concretizzarsi della prima ipotesi, non altrettanto comprensibile appare il motivo per cui le migliaia di agenti Allianz (specialmente gli ex RAS e Subalpina) non ne invochino a gran voce le dimissioni.
Resta il risultato positivo che, grazie alle denunce dello Studio Professionale Agents Consulting, ha fatto sì che le posizioni ex art. 4 ANA ’03 delle varie divisioni Allianz si equiparassero. Da oggi anche gli agenti Allianz penalizzati da una “polizza” fasulla, potranno invocare l’applicazione delle norme dell’Accordo Nazionale Agenti in tema di liquidazione delle indennità in un unica soluzione (opzione loro negata da Allianz con un crescendo di scuse sempre più balorde !).