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I dubbi sulle azioni sindacali.

Doveroso segnalare l’ottima campagna pubblicitaria del Sindacato Nazionale Agenti su LA7. E’ senza alcun dubbio un’efficace veicolo promozionale. Tuttavia, a nostro modesto avviso, lo SNA dovrebbe fare anche questo.
La sensazione infatti è quella di una eccessiva propensione del direttivo SNA al marketing, al marketing pubblicitario, alle public relations, ad intrecciare relazioni con il mondo politico. Non manca la “vena immobiliare” con l’acquisto di porzioni di edifici che hanno lo scopo di far stare più comodi i dipendenti e
 patrimonializzare inutilmente il Sindacato, come se fosse un’azienda commerciale qualunque.
Non vogliamo sminuire nulla, per carità, ma queste attività dovrebbero essere in mero subordine rispetto alle azioni sindacali. Sinceramente di “azioni sindacali” in senso stretto non ne intravediamo molte, salvo che la costituzione di “commissioni proselitismo” al fine di acquisire più iscritti e quindi più soldi, non siano da intendersi come tali.
Convegni, congressi, tavoli, riunioni, sotto riunioni, editoriali sulla rivista ufficiale, interviste al Presidente, interviste a chi intervista il Presidente, eventi on line, incontri istituzionali, incontri con politici, incontri con Ivass etc., potrebbero anche intendersi come azioni sindacali, se solo ne scaturissero strategie concrete volte a migliorare le condizioni della categoria.
Altrimenti lasciano il tempo che trovano.
Un esempio? Il “Progetto 51” di Allianz: sull’argomento lo SNA si è beato di aver realizzato un evento “on line” con migliaia di partecipanti. I complimenti ci stanno tutti. Ma il risultato qual’è stato? Il progetto di Allianz Spa va avanti più spedito di prima, visto che nell’evento ci si è limitati a dirsi da soli che il “Progetto 51” non va bene (!). Cosa si è fatto dopo? incontrare Campora per il tramite dei Gruppi aziendali? se pure a sto giro gli hanno portano i cannoli, magari è la volta buona che si commuove veramente e rinuncia al progetto.
L’arroganza del potere si fronteggia. I Sindacati confederali organizzano scioperi. Lo sciopero è uno strumento di lotta efficace perché blocca la produzione, le consegne, le forniture, in poche parole arreca un danno economico all’imprenditore “sordo”.
La massima forma di “sciopero” dello SNA è stata la chiusura delle agenzie per un giorno.
Ma gli agenti non sono dei metalmeccanici ed il mutuato strumento dello sciopero è del tutto inutile: non si arreca nessun “danno” alle Compagnie, ma solo disagio agli assicurati. I premi non incassati in quel giorno di “sciopero” li si incassa il giorno successivo a DOPPIO, stressando per di più i dipendenti di agenzia.
Non vogliamo essere ingenerosi anche perché ci rendiamo ben conto che quella del Sindacato è una missione difficilissima e talvolta osteggiata anche dall’interno, per non parlare di gruppi agenti che remano contro, per cui da queste pagine abbiamo sempre posto in essere una critica costruttiva e propositiva.
Vi rammentiamo ad esempio che 
un paio di anni fa c’è stato un Gruppo agenti che aveva colto il senso di quanto vi stiamo dicendo. Seppur timidamente, questo Gruppo aziendale, aveva lanciato l’idea del “giorno dell’incasso zero” che vi abbiamo suggerito potersi affinare nel “giorno del bonifico traslato”.
Un modo come un altro (sicuramente estremo e provocatorio) per cominciare a “mostrare i muscoli”.
A questo gruppo aziendale, avete pure fatto i complimenti ufficiali, salvo poi essere evidentemente redarguiti da “qualcuno” e cancellare clamorosamente la notizia dal vostro sito istituzionaleSe non ve ne siete accorti, con le controparti che vi ritrovate la diplomazia non sempre è foriera di risultati. Comprendono in prevalenza il verbo del “Dio denaro” che, ve lo ricordiamo, passa sempre prima a “salutarvi”.
Ed ancora, vi abbiamo suggerito di far modificare ai vari Gruppi agenti gli statuti e prevedere la possibilità di concedere la presidenza a professionisti esterni che potrebbero interagire con la Compagnia senza remore e/o condizionamenti. E molto altro ancora che avremo modo di ricordarvi.
Non siamo agenti di assicurazione e quindi non dobbiamo candidarci a nessuna elezione che riguarda la vostra categoria.
Da osservatori esterni, abbiamo una visuale molto meno condizionata di quella “dell’integralista militante”. D
‘altronde la vostra eventuale inefficienza sul “campo di battaglia” è inversamente proporzionale agli incarichi che riceviamo, per cui se esprimiamo critiche volte al miglioramento della vostra azione sindacale, lo facciamo contro i nostri stessi interessi.
Forse non siamo simpatici. Chi espone delle verità, non lo è mai. Ma chi se ne frega. Non dobbiamo essere simpatici, ma empatici con i nostri assistiti ai quali dobbiamo risolvere problemi con la nostra consulenza.
Nel nostro piccolo, ad azioni di arroganza e prepotenza delle Compagnie, rispondiamo da sempre con azioni uguali e contrarie. Vi sembrerà strano, ma le Compagnie lo sanno bene e con noi si danno sempre una regolata preventiva 
oramai.
Provare per credere. Poi arriva pure il tempo dei cannoli, ma dopo.