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La polizza fideiussoria “mutante” di Cattolica Soc. Coop Arl

Completiamo (in attesa che ne salti fuori qualche altra !) la serie delle polizze fideiussorie ex art. 4 ANA sulle quali si è aperto un “mondo”, peraltro ben noto ai vari gruppi agenti interessati e tutti aderenti allo SNA. Abbiamo scoperto infatti che diverse Compagnie speculano non poco su queste polizze o, nella migliore delle ipotesi, si rendono protagoniste di gestioni veramente molto particolari.

E’ il caso ultimo della Cattolica Soc. Coop arl alla quale abbiamo fatto chiedere da un nostro cliente la liquidazione per intero delle indennità di fine rapporto, in ragione dell’esistenza di una regolare polizza fideiussoria collettiva sottoscritta dal Gruppo Agenti con la Coface a garanzia della Cattolica Soc. Coop.

Alla richiesta dell’agente, in ragione del combinato disposto di cui agli artt. 4 e 34 ANA ’03, la Cattolica risponde concordando sul diritto e sulla facoltà dell’agente di percepire in un’unica soluzione gli indennizzi (altre Compagnie lo negano !), ma allo stesso tempo si dichiara “dispiaciuta” di non poterlo fare in quanto la garanzia non esiste più (?!).

In buona sostanza, la Cattolica Soc. Coop arl, da semplice terzo garantito, comunica di aver predisposto presso il garante Coface (che ha eseguito !), l’interruzione della singola garanzia annuale prevista dalla polizza.

La successiva richiesta di chiarimenti all’indirizzo di Coface, vede una risposta imbarazzante di questa Compagnia che potrebbe senza dubbio annoverarsi nel Guinnes dei primati delle “arrampicate sugli specchi”. Secondo Coface infatti è normale che il beneficiario “svincoli” a suo piacimento la fideiussione “quando ritiene che il rischio sia terminato”.

Ovviamente, questa circostanza non solo non è affatto prevista dalla polizza ma per legge non potrebbe neanche essere contemplata un’ipotesi del genere. Non è ammissibile infatti che il semplice beneficiario (di fatto soggetto terzo nel contratto di fideiussione) intervenga autoritariamente sul Garante ordinandogli lo “svincolo” di una fideiussione annuale e ciò prescinde dall’essere il beneficiario e/o dalla unilaterale considerazione “che il rischio sia terminato” da parte di chicchessia.

Non solo il corrispettivo del premio pagato dall’ex agente prevede (ovviamente) la durata annuale della garanzia, ma l’art. 4 della stessa fideiussione contempla addirittura l’ultra annualità visto che è dato leggersi che “la polizza copre le perdite subite dal beneficiario nell’annualità ovvero scoperte e denunciate all’assicuratore non oltre i dodici mesi successivi alla scadenza dell’annualità”.

L’arbitraria cessazione della garanzia da parte di Coface, su disposizione unilaterale di Cattolica, ha comunque dato il pretesto alla Compagnia per non pagare per intero le indennità di fine rapporto.

Abbiamo informato il Sindacato Nazionale Agenti del comportamento di Cattolica unitamente a quello di Groupama ed Allianz (come da nostre news precedenti) in merito a queste polizze fideiussorie ex art. 4 ANA. Ci siamo domandati infatti se questi gravi comportamenti ai danni di migliaia di agenti di assicurazione, non potessero interessare il Sindacato di categoria più rappresentativo degli intermediari. Chissà, magari lo SNA potrebbe addirittura pensare di far partire all’indirizzo delle predette Compagnie una delle famose letterine che tanto timore incutono nelle Imprese assicurative. Ma i “chissà” sarebbero tanti. Chissà perché, ad esempio, questo non sia un argomento che interessi il Sindacato, chissà perché non ci si batte per il rispetto delle regole, chissà perché nessuno si chiede come mai le Compagnie abbiamo interesse a non pagare per intero le indennità di fine rapporto… e si potrebbe andare avanti per molto.

Le nostre “letterine”, invece, sono nel frattempo indirizziate alle varie Procure della Repubblica, alla Magistratura Civile, all’IVASS, alla Guardia di Finanza..e pure alla Banca d’Italia. Visioni differenti sull’utilità e funzionalità delle “letterine”.