Il Sindacato Nazionale Agenti tra immobili e notizie “mobili”
Tra le varie notizie reperibili sul sito snachannel.it ed aventi ad oggetto pubblicità al broker sponsorizzatore, meeting, convegni vari, tavoli di confronto sul rinnovo dell’ANA (che durano da quasi quattordici anni) ed informazioni circa gli affari immobiliari conclusi dallo SNA, abbiamo casualmente letto una notizia molto interessante, almeno per noi.
Trattasi di una notizia degna di nota per gli interessi di un’intera categoria ed avente ad oggetto una iniziativa di un Gruppo agenti sulla quale abbiamo poi scritto una nostra news denominata “Il giorno dell’incasso zero del Gruppo agenti Groupama” che potete leggere al seguente link https://www.agentsconsulting.com/2020/il-giorno-dellincasso-zero-del-gruppo-agenti-groupama/.
In sintesi, una giornata in cui gli agenti di quel Gruppo si sono astenuti dall’incassare in nome e per conto della mandante. Nella news di cui sopra, abbiamo poi sviluppato un “concetto provocatorio” che portiamo avanti da sempre, soprattutto al fine di far comprendere il peso specifico degli agenti di assicurazione.
Ad ogni modo, la notizia sul canale SNA ha avuto vita breve in quanto rimossa quasi subito, salvo ricomparire il giorno successivo alla nostra “news provocatoria” per poi scomparire nuovamente a titolo definitivo (?!). Una notizia “scomoda” evidentemente, uno spunto di lotta potenzialmente devastante per le Compagnie assicurative e della cui pubblicazione il Sindacato Nazionale sembra quasi essersi pentito, forse ancor di più per aver ispirato la nostra news.
Fatto sta, che sul sito snachannel.it si è preferito dare risalto a questo nuovo talento affaristico/immobiliare del Sindacato Nazionale Agenti che ha speso la bellezza di oltre mezzo milione di euro per l’acquisto di una nuova porzione di immobile adiacente della sede storica di Milano, piuttosto che alla innovativa forma di lotta del gruppo Agenti.
Importanti risorse economiche che l’Esecutivo nazionale decide di impegnare per l’acquisto di un immobile e che, a nostro modesto avviso, si sarebbero potuti spendere per quella tanto sbandierata vocazione solidale e sindacale. Si sarebbero potuti investire infatti nella creazione e formazione professionale di una task force in grado di assistere gli iscritti SNA sul territorio nazionale in casi estremi (ispezioni, riconsegne, etc), per realizzare un fondo di mutuo soccorso per gli agenti in difficoltà a seguito di revoca, per istituire un fondo di solidarietà per gli agenti ingiustamente revocati per giusta causa (visto che grazie anche allo SNA è andato perso il CUNCA dell’Ana 2003), per un fondo di sostegno per le famiglie degli agenti scomparsi, per delle borse di studio per i figli di questi ultimi ovvero per un fondo di sostentamento per le famiglie degli agenti suicidi (ci sono purtroppo anche loro, talvolta vittime proprio delle prevaricazioni delle Compagnie !). Ma è chiaro che le potenziali iniziative virtuose potevano essere tantissime.
In casi estremi, si sarebbe potuto estendere in maniera solidale i benefici di cui sopra anche a colleghi non iscritti allo SNA, conquistando sempre di più stima e fiducia della categoria e certamente molti nuovi iscritti.
In buona sostanza, tutte iniziative volte a supportare gli iscritti SNA impiegando per scopi istituzionali quei (cospicui) contributi da loro stessi versati, senza considerare che molti degli stessi iscritti non sono mai entrati negli uffici SNA di Milano, e forse mai ci entreranno.
Ma tant’è, si è preferito comprare un immobile per consentire sostanzialmente al personale SNA di Milano di stare più comodo e più largo. Legittimo. Ma consentiteci di esprimere le nostre perplessità nel merito che, tra l’altro, sono anche quelle di molti nostri clienti iscritti allo SNA.
In attesa della lettera di diffida dell’Avv. Martinello, volta ad ottenere la rimozione della presente news (che purtroppo non può essere cancellata a piacimento dello SNA!), e preso atto della nuova vocazione immobiliarista del Sindacato, ci permettiamo di suggerire l’investimento del prossimo mezzo milione di euro nell’acquisto di un parcheggio polifunzionale nei pressi di via Lanzone, in grado di agevolare ancor di più i dipendenti del Sindacato ma soprattutto di produrre dei ricavi con l’affitto dei posti auto.
La penuria di parcheggi in Milano renderebbe questo investimento immobiliare certamente più redditizio rispetto all’acquisto di uffici da lasciarsi in eredità ai futuri consigli direttivi, che magari non sapranno neanche cosa farsene.