Usi ed abusi delle Compagnie, avallati da chi non dovrebbe.
Abbiamo più volte denunciato il malvezzo delle imprese assicurative che pretendono di liquidare agli agenti cessati il 70% delle indennità di fine rapporto, riservandosi il pagamento del rimanente 30% non prima di un anno. Il tutto riviene dall’applicazione (in mala fede) del primo capoverso dell’art. 34, II comma, ANA 2003 per cui per ottenere il pagamento delle indennità in un’unica soluzione viene addirittura richiesta all’agente una cauzione suppletiva.
Che la circostanza di cui sopra venga unilateralmente imposta dalle Compagnie è un fatto grave, per quanto “comprensibile” avendo queste ultime quale unico fine la tutela dei propri interessi, ma che la necessità di dover sottoscrivere un’ulteriore fideiussione a garanzia del 30% delle indennità, venga addirittura confermata dalle segreterie dei vari gruppi agenti, è senza alcun dubbio ancor più grave ed agevola le mandanti in questo inqualificabile comportamento.
Non è dato comprendersi, infatti, per quale motivo i gruppi agenti facciano da “sponda” alle pretese delle Compagnie depistando di fatto i colleghi iscritti al gruppo aziendale. Fino a prova contraria, gli agenti versano al gruppo aziendale una quota d’iscrizione ed avrebbero quantomeno diritto a ricevere delle informazioni corrette da parte di chi dovrebbe rappresentarli. Per non parlare poi delle varie sigle dei sindacali nazionali, sembra che tale (consolidato) uso ed abuso delle imprese assicurative non li riguardi affatto, tuttavia, se contattate i consulenti legali delle stesse, vi confermeranno in via “confidenziale”, che è esattamente così, vale a dire: per ottenere il pagamento in un’unica soluzione delle indennità di fine rapporto è sufficiente la cauzione già in essere prevista dall’art. 4 ANA 2003.
Provare per credere.
D’altronde, il secondo capoverso dello stesso art. 34, II comma, ANA 2003 parla chiaro: “l’impresa paga per intero a chi di diritto le indennità non contestate, qualora l’agente abbia già costituito ai sensi dell’art. 4, o costituisca, cauzione pari almeno al 30% delle indennità medesime”.
Dal momento che non v’è Compagnia che non chieda ai propri intermediari di prestare cauzione, spesso stipulata proprio per il tramite del gruppo agenti, e considerato che l’importo garantito copre almeno il 10% del portafoglio dell’agente, è fin troppo evidente come quella cauzione sia già idonea a coprire abbondantemente il 30% degli indennizzi.
Chissà perché questo abuso delle imprese assicurative che in teoria dovrebbe rappresentare una classica “battaglia sindacale”, interessi soltanto a noi dell’Agents Consulting che ce ne facciamo carico ogniqualvolta assistiamo un agente assicurativo (non un cenno invece, non un articolo su riviste autoreferenziali, non una denuncia e/o una presa di posizione sull’argomento da parte dei Sindacati !).
Non da meno, sarebbe interessante farvi leggere le (imbarazzate) repliche dei dirigenti delle Compagnie quando eccepiamo loro il pagamento del 100% delle indennità in un’unica soluzione, in ragione dell’esistenza della garanzia ex art. 4 ANA. Le risposte sono da record mondiale di “arrampicata sugli specchi”, a conferma di quanto sia legittima la nostra richiesta.
Ci conforta il fatto che quantomeno dalle pagine dell’Agents Consulting la categoria degli agenti possa avere contezza dei suoi diritti, come da gratificanti attestazioni di stima di moltissimi agenti sull’intero territorio nazionale.