condannata Groupama Assicurazioni Spa
Con sentenza n. 16926/2019 la XI sezione civile del Tribunale di Roma (leggi qui sentenza) ha condannato la Compagnia Groupama Assicurazioni Spa per non aver pagato per intero ad un agente da noi assistito, le provvigioni a maturare ex art. 20 ANA. Nello stesso procedimento giudiziario abbiamo chiesto ed ottenuto per conto dell’ex agente, la condanna della Compagnia al pagamento delle indennità ex art. 8bis ANA previste nel caso di storno di portafoglio da parte dell’impresa.
Trattasi dell’ennesimo successo dello Studio Professionale Agents Consulting, che sconfessa un discutibile modus operandi delle Compagnie sia in corso di mandato che all’atto della cessazione dello stesso. In verità, il comportamento più usuale è quello di procedere in corso di mandato con arbitrarie operazioni di storno del portafoglio (specialmente RCAuto) previo disdette inviate direttamente al domicilio degli assicurati. Trattasi di procedura di “demolizione portafoglio”che tutti gli agenti di assicurazione subiscono in silenzio, senza nulla eccepire, ma che in realtà può essere effettuata secondo delle precise indicazioni e limitazioni previste dall’Accordo Nazionale.
Non solo, ma a fronte dello storno di portafoglio, la Compagnia è tenuta a corrispondere le indennità previste dall’art. 8bis ANA 2003 cui l’agente ha sempre diritto.
Il pagamento parziale delle provvigioni a maturare, invece, è una iniziativa assolutamente inedita e fantasiosa di Groupama Assicurazioni, una sorta di dispettuccio fatto all’ex agente né più e né come quelli realizzati dal famoso “Marchese del Grillo” nell’omonimo film. Il principio è sempre quello: “io sono io e voi….”, vuoi le tue provvigioni ? fammi causa . E l’agente la causa gliel’ha fatta veramente per il tramite del nostro ufficio legale, l’ha vinta ed il povero “Pantalone” (Alias Groupama Assicurazioni Spa) si ritrova condannato a pagare pure le spese legali per colpa del buon “Marchese”. Se il management di una Compagnia fosse chiamato a rispondere personalmente degli atteggiamenti arroganti che portano l’impresa a subire dei danni, tutto questo non accadrebbe. Ma tant’è, quella degli agenti di assicurazione sembra essere una categoria senza speranza ma, soprattutto, senza rappresentanza.